Arriva l’autorizzazione regionale. Può iniziare il dragaggio del porto di Tremestieri

L’obiettivo iniziale era quello di ottenere l’autorizzazione da parte della Regione entro il 30 novembre, in modo tale da poter riaprire la seconda invasatura del porto di Tremestieri a Natale. Obiettivo impossibile da raggiungere perché prima era necessario l’ok da parte dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, che è arrivato nei giorni a cavallo tra la fine dello scorso anno e l’inizio del nuovo. Di conseguenza, solo il 10 gennaio l’Autorità Portuale ha potuto consegnare la documentazione all’assessorato regionale, ma il segretario generale Francesco Di Sarcina era tornato scoraggiato da Palermo, prevedendo tempi lunghi.

Sono stati necessari gli interventi dell’amministrazione comunale e del prefetto Stefano Trotta, in pressing sulla Regione insieme all’Autorità Portuale, per ridurre al minimo l’attesa. Di giorni, alla fine, ne sono passati 20. Ieri è finalmente giunta la tanto attesa autorizzazione al dragaggio, operazione che potrebbe partire già domani o comunque in questi giorni. Tra quindici e venti giorni il tempo inizialmente previsto ma l’Authority ha pressato anche la Scuttari, l’impresa che ha ormai finito i lavori di ricostruzione del porto, che potrebbe ridurre il lavoro ad appena una settimana.

A brevissimo termine, dunque, potrebbero riaprire in contemporanea entrambe le invasature del porto. Sì, perché dal 19 gennaio è chiuso anche il primo scivolo, in seguito alle ultime mareggiate che hanno riportato altra sabbia all’interno dell'approdo. Da quella data, tutti i tir si dividono tra la rada San Francesco e il porto storico, l’incubo infinito di una città che non riesce ancora a “smarcarsi” dalla servitù dei mezzi pesanti. Tra pochi giorni, però, tutto il traffico pesante di attraversamento dello Stretto potrebbe essere definitivamente trasferito a Tremestieri. I lavori non saranno comunque finiti ma potranno proseguire con entrambe le invasature funzionanti. Terminata l’infissione sul fondale di 60 pali, bisognerà realizzare una grande mantellata a protezione del porto, per far sì che eventuali nuove mareggiate non comportino mai più insabbiamenti.

In centro città, resterebbe solo il traffico del molo Norimberga. Quello potrà andar via solo quando saranno realizzate anche le nuove invasature del porto a sud. Entro metà febbraio, si dovranno inviare le carte al Ministero per ottenere la Valutazione d’Impatto Ambientale, procedura per la quale potrebbero volerci fino a sei mesi. Serviranno poi ancora altri due mesi per il progetto esecutivo, prima di poter aprire il cantiere. Facendo un rapido calcolo, dal 15 febbraio si arriva al 15 ottobre, ma sarebbe un successo già poter iniziare i lavori entro la fine dell’anno.

(Marco Ipsale)