Santa Lucia sopra Contesse, una lunga storia di degrado permanente

Il presidente del circolo di Futuro e Libertà Messina Sud, Gaetano Giordano, ritorna sulla condizione di abbandono in cui è colpevolmente lasciata languire la frazione di Santa Lucia sopra Contesse. Un agglomerato urbano densamente popolato che, se negli anni ha visto una crescita esponenziale di nuove costruzioni e complessi residenziali, dall’altra parte non ha visto realizzare nell’area alcun servizio o infrastruttura che garantisca agli abitanti una decente qualità della vita: “Nonostante i ripetuti solleciti e la necessità di intervenire urgentemente, senza ulteriori ed ingiustificati indugi – denuncia Giordano – continua ad essere assai grave la situazione dell’intero villaggio e delle numerose famiglie che vivono a Santa Lucia. Le lamentele dei residenti si susseguono da parecchi anni. Ad oggi però nulla è stato fatto per risolvere le problematiche che tormentano la zona. Come se ciò non bastasse, la collettività è soggetta al rischio di un nuovo dissesto idrogeologico. Al piano zona di Santa Lucia, infatti, sono numerosi gli eventi franosi che si sono ripetuti durante la costruzione degli alloggi realizzati in un area tra quelle più a rischio della zona sud. E’ triste constatare come tali gravi problematiche, tutt’oggi, non abbiano trovato alcuna soluzione, lasciando i residenti alle prese con continui disagi e pericoli costituiti da fango, polvere, crolli del manto stradale ed assenza di luce sul vialone in prossimità delle case “Arcobaleno” e dell’intero Piano Zona. Invito gli amministratori locali a transitare per la contrada Campolino. Si accorgeranno finalmente che risulta obbligatorio transitare a bordo di jeep”. Giordano chiede quindi che venga ripristinato l’impianto di illuminazione e che venga effettuata una consistente scerbatura, sino alla totale bonifica delle aree a verde “dove è facile notare, un po’ ovunque, carcasse di auto abbandonate, rifiuti di ogni genere e materiali di risulta abbandonati da incivili senza scrupoli”. Giordano chiede inoltre l’apertura di un piccolo tratto di strada, all’interno del quale esiste un terreno con un rudere abusivo, nel punto in cui contrada Cuba interseca via Molino “al fine di permettere di immettersi direttamente sulla parte superiore dello svincolo San Filippo, a monte della rotatoria nei pressi dello stadio, evitando di percorrere contrada Campolino ancora inspiegabilmente in terra battuta”.