Sbarco di migranti al Molo Marconi, fermato lo scafista

Si chiama Ali Mohammed, ha diciotto anni ed è di origine somala, lo scafista accusato di aver condotto su un barcone fatiscente i migranti sbarcati a Messina lo scorso 13 aprile.
Ad inchiodarlo sono state le tantissime testimonianze raccolte dai poliziotti della Squadra Mobile della Polizia insieme ai militari della Guardia di Finanza. Dai racconti dei quasi 200 sopravvissuti, infatti, è emerso come il viaggio della speranza intrapreso sulle coste libiche fosse iniziato con minacce, percosse, violenze anche con l’uso di armi. Qualche migrante ha anche parlato di uomini uccisi non lontano dai luoghi di imbarco in Libia, su cui adesso si indaga a fondo.
Una volta nel Canale di Sicilia, tutti i migranti furono poi salvati in due distinte operazioni (la prima per un barcone con 105 migranti, tra cui 27 minori) e poi fatti salire sulla nave Monte Cimone in direzione del Molo Marconi.
Adesso il presunto scafista si trova in stato di fermo, e non è escluso che nei prossimi giorni possano esserci ulteriori sviluppi.