La Provincia chiede la restituzione dei volumi e delle pergamene della città

Si è svolto ieri nel Salone degli Specchi di Palazzo del Leoni un incontro operativo, promosso dall’Archivio di Stato di Messina e dalla Provincia regionale, per creare una convergenza di forze sociali finalizzato ad ottenere la restituzione di buona parte del patrimonio cartaceo e pergamenato messinese “temporaneamente” custodito altrove e mai restituito alla città. Alla conferenza programmatica hanno partecipato: l’assessore provinciale alla Cultura, Mario D’Agostino, direttore dell’Archivio di Stato di Messina, Alfio Seminara; il dirigente della Sovrintendenza ai Beni Culturali, Carmela Prestipino; il consigliere Antonino Previti, in rappresentanza del Consiglio provinciale; i rappresentanti di Enti pubblici e privati e le Istituzioni culturali del territorio messinese.

I partecipanti hanno manifestato piena convergenza sul fatto che mettere a disposizione della collettività il proprio impegno e la propria esperienza, ognuno per sua competenza, possa consentire un efficace appello per la restituzione di quello che è appartenuto a Messina in passato. «Questa è la giusta occasione per riparare un “torto” antico – ha dichiarato l’assessore provinciale alla Cultura, Mario D’Agostino – che vede Messina e la sua Provincia “depredata” di parte della sua memoria storica. Quasi 1.200 volumi e 2400 pergamene mai restituiti alla città messinese, che trasmettono testimonianze importantissime per comprendere l’evoluzione sociale e storico-politica di Messina. Troppo spesso il “temporaneo”, in Italia, diventa “definitivo”. Non vogliamo che ciò avvenga anche in questo caso, dove al contrario la restituzione del materiale potrebbe consentire all’Archivio messinese di essere certamente uno dei più ricchi di storia e documentazioni tra quelli presenti sul territorio nazionale».