Le Donne si candida per il ruolo di segretario generale al Comune di Roma

C’è anche Antonio Le Donne tra i candidati in lista per il ruolo di segretario generale al Comune di Roma. Secondo indiscrezioni, il curriculum del super manager di Palazzo Zanca è arrivato sulla scrivania della sindaca del Movimento Cinque Stelle, Virginia Raggi, insieme a quello di un centinaio di colleghi segretari.

Dopo tre anni esatti (Le Donne è arrivato da Macerata nell’ottobre del 2013), l’attuale segretario/direttore generale del Comune di Messina è pronto a cambiare aria, anche perché quella che tira in riva allo Stretto diventa ogni giorno più pesante. Presentato come il “Balotelli” del Management pubblico (quando l’ex giocatore del Milan e della nazionale era ancora considerato un fuoriclasse), l’operato di Le Donne in questi tre anni non ha convinto neanche chi lo aveva accolto a braccia aperte e gli aveva consegnato le chiavi della macchina amministrativa, esaudendo la richiesta, o forse sarebbe meglio dire pretesa, del doppio ruolo, non solo segretario ma anche direttore generale. Una pretesa che per l’ente messinese, a un passo da dissesto, ha significato uno sforzo economico di non poco conto (Le Donne percepisce circa 195mila euro all’anno). Con il passare del tempo, i malumori causati dal persistente malfunzionamento dell’apparato burocratico-amministrativo sono cresciuti, tanto che i sostenitori ed i consiglieri più fidati del sindaco Renato Accorinti hanno cominciato a contestare platealmente il lavoro di Le Donne.

Negli ultimi mesi, “Cambiamo Messina dal Basso” ma soprattutto “Indietrononsitorna” hanno pubblicamente chiesto che il ruolo di Le Donne venisse ridimensionato, lasciando in capo al funzionario pubblico solo la qualifica di segretario generale. E secondo i beninformati, dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2016 – attualmente al vaglio dei revisori dei conti – il sindaco Accorinti darà vita ad una mini rivoluzione: oltre all’esonero ormai certo dell’assessore al bilancio Luca Eller, che sta lavorando bene ma è ideologicamente incompatibile con alcuni esponenti della giunta e con il movimento Cmdb, che ne ha chiesto la testa (vedi qui); all’allontanamento dell’assessora alla cultura Daniela Ursino, “colpevole” di aver coinvolto troppo spesso i Franza nelle iniziative culturali organizzate da Palazzo Zanca,e anche lei presa di mira dal movimento Cambiano Messina dal Basso; in bilico c’è proprio il destino di Antonio Le Donne, che verrebbe svestito del ruolo di direttore generale, con una bocciatura a quel punto ufficiale E’ anche per questo, probabilmente, che Le Donne ha iniziato a guardarsi in giro, cogliendo al volo l’opportunità offerta dal Comune di Roma.

A proposito della selezione pubblica avviata dalla sindaca raggi, va sottolineato che il Campidoglio non brilla certo per trasparenza, che pure i grillini dicono di considerare un elemento imprescindibile della loro azione politica ed amministrativa: impossibile trovare sul sito istituzionale dell’ente capitolino l’Avviso realtivo alla figura di segretario generale.

Danila La Torre