Inceneritore del Mela, pronto il via libera dal governo centrale

La notizia del via libera, da parte del governo centrale, all'inceneritore del Mela ha provocato una levata di scudi delle istituzioni e associazioni contrarie al progetto. Mercoledì è stata indetta una manifestazione sotto la sede della Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, che può ancora esprimere contrarietà al termovalorizzatore. Ma l'ultima parola spetterà comunque al governo nazionale.

Dal M5s arriva il richiamo al Piano Paesaggistico dell'ambito 9, e al ruolo della Soprintendenza: "Abbiamo richiesto un accesso agli atti per capire quali criteri abbiano usato per autorizzare l'impianto. Le previsioni del piano paesaggistico sono assolutamente inderogabili. Inoltre, la Soprintendenza di Messina si era già espressa negativamente a marzo. Da allora nulla è cambiato, se non il sovrintendente”.

Proprio il nuovo sovrintendente Orazio Micali, nominato dal governo Crocetta, è finito al centro delle polemiche per aver rifiutato un incontro con gli ambientalisti in quanto ritenuto inutile. "Il Ministero dell'Ambiente ha chiesto un nuovo parere al Ministero dei Beni Culturali, sebbene quest’ultimo avesse già dato parere negativo in precedenza. Solitamente il MiBACT gira la richiesta del parere alla Soprintendenza territorialmente competente, in questo caso quella di Messina. Proprio la Soprintendenza di Messina deve far sì che il Piano Paesaggistico venga applicato" – scrivono gli ambientalisti.

"La decisione ignora il fatto che il Piano Rifiuti attualmente in vigore in Sicilia non preveda la realizzazione di inceneritori" – incalza il deputato regionale Claudio Fava – "è miope affrontare l'emergenza rifiuti attraverso l'antistorica pratica dell'incenerimento". Dello stesso parere il Movimento Città Aperta, che sottolinea come la scelta ignori la volontà espressa dai cittadini di San Filippo del Mela.
Non manca un appello al neopresidente della Regione, Nello Musumeci, che spera in una proroga da Roma per approfondire il problema. Se non fosse che “il governo procede come un bulldozer", come ha dichiarato il senatore Francesco Campanella: "Su questo territorio insiste già un comprensorio industriale altamente inquinante, e la zona è già Sito di bonifica di interesse nazionale e Area ad elevato rischio di crisi ambientale".
L'appuntamento, per chi è contrario all'inceneritore, è alle 15:30 di mercoledì 13 dicembre, sotto gli uffici della Soprintendenza di Messina, sul viale Boccetta al civico 38.