Niente assicurazione, mezzi fermi. L’Amam non ha rinnovato le polizze, i sindacati chiedono perché

Niente assicurazione, mezzi e servizi che si fermano. Nei giorni scorsi è successo all’Ato3 che ha dovuto chiudere due isole ecologiche e sospendere la scerbatura. Ora tocca anche all’Amam dove da ieri i veicoli di servizio si sono dovuti fermare perché l’azienda non ha rinnovato le polizze assicurative per farli circolare regolarmente. Un problema che rischia di compromettere le attività svolte dall’azienda che si occupa dell’erogazione idrica cittadina, un problema segnalato dai lavoratori ai sindacati che hanno immediatamente scritto al sindaco Renato Accorinti per accendere i riflettori su questa ennesima inefficienza.

Per Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec si tratta di una situazione estremamente grave vista la necessità dei veicoli aziendali come ineludibili strumenti affinché i lavoratori possano giornalmente rendere efficiente il servizio di distribuzione dell’acqua in città. «Non comprendiamo l’atteggiamento del Presidente Leonardo Termini e del CdA rispetto all’espletamento delle normali funzioni di governo dell’azienda e, pur nel beneficio del dubbio, non si capisce come mai vi siano ritardi sul perfezionamento di atti amministrativi che sembrano essere di normale priorità ma, al contempo, urgenti per il buon funzionamento dell’azienda».

Per i sindacati la condizione in cui versa l’Amam, in fondo, sembra la metafora di Messina: ci si ostina sostenere che tutto va bene e che ci vuole tempo per risolvere le storture del passato, ma questo refrain non convince e, principalmente, non basta. «L’Amam deve restare l’azienda solida ed efficiente che è stata fino ad adesso, senza diventare ”l’ultima frontiera da conquistare” da parte di questa o quella parte politica, nè tantomeno essere “l’ancora di salvezza” per coprire e recuperare le tante inadempienze che negli anni si sono registrate nella gestione dei servizi ai cittadini di questa città».

I segretari delle tre federazioni, Pino, Trimboli e Caruso, non hanno intenzione di alimentare in alcun modo quel circolo vizioso che porta inefficienza su inefficienza, nella convinzione che una decisione non presa o rimandata rischia di far lievitare tasse, abbassare servizi e spingere allo stato di necessità gli utenti del servizio idrico. «Ci aspettiamo, quindi, che la questione delle assicurazioni dei veicoli sia presto risolta, anche come buon viatico per il recupero di quell’operosità che serve all’Amam e alla città di Messina, abbandonando la mera difesa di ciò che resta e poter immaginare un’azienda diversa e protesa allo sviluppo e all’efficienza del servizio fondamentale che rende ai cittadini».