Fusione Cas-Anas: alla Regione non si discute il ddl

"Fusione Cas-Anas: questo matrimonio non s'ha dà fare". A dichiararlo, in una nota, Santino Paladino, segretario provinciale del sindacato CSA, in merito alla questione della fusione tra Cas e Anas avanzata dal governo regionale di Crocetta, per dare vita ad una terza, nuova, società per azioni, che dovrebbe avere in concessione la A20 e la A18, ora in mano alla società del Consorzio per le Autostrade Siciliane, sotto i riflettori sia per i debiti milionari che ha maturato, sia per le inchieste portate avanti dalla DIA di Messina e di Catania e che ne hanno coinvolto i vertici.

Ma a quanto pare, la nascita di questa nuova società, che sarebbe dovuta passare dall'aula del Palazzo dei Normanni senza troppa difficoltà ha invece incontrato non poche ostilità, sia dentro che fuori dall'Ars. Sono infatti molti i dubbi che sono sorti soprattutto in merito allo stato di salute ed i numeri del Cas, tant'è che ancora ad oggi, nonostante siano passati mesi dalla proposta del ddl di fusione, il governo Crocetta stenta a presentare all'Ars tutti gli elementi necessari ad una corretta valutazione della proposta, e la mancata presentazione della relazione tecnico finanziaria e, conseguenzialmente, del parere della Ragioneria Generale, all'aula ha comportato la mancata discussione del progetto.

"Un'ulteriore riprova – conclude Paladino – al di là del merito della questione, del pressapochismo e dell’improvvisazione dell’esecutivo che non è in grado di portare avanti il progetto e tenta poi di scaricare ogni responsabilità sul Parlamento. Dopo aver abbandonato al loro destino le “ex province”, è adesso la volta del sistema dei trasporti su strada sul quale emerge, dopo i proclami dei mesi scorsi, il disinteresse più totale di Crocetta e del suo Governo".