Giardini Naxos. Cineteatro “Rosina Anselmi” nel dimenticatoio, lettera di Costantino al sindaco

La situazione rimane ancora da “bollino rosso” e probabilmente lo sarà ancora per molto tempo. Almeno che l’Amministrazione comunale non abbia intenzione di intervenire nei prossimi mesi per rimettere in sicurezza e riaprire un sito di inestimabile importanza. La sede del Cine Teatro “Rosina Anselmi” di Giardini Naxos risulta, infatti, per il momento in uno stato di completo degrado, visto che resta chiuso ormai da circa tre anni, durante i quali le attività culturali di associazioni locali hanno dovuto trasmigrare in altri luoghi. E a tal proposito nei giorni scorsi è giunta a Palazzo dei Naxioti una lettera del capogruppo consiliare di minoranza, Alessandro Costantino, che ha chiesto al sindaco Nello Lo Turco delucidazioni in merito all’attuale situazione in cui permane il sito comunale, dove anni addietro si esibivano con successo le quattro compagnie teatrali giardinesi. Nella nota scritta il rappresentante di “Giardini Naxos Bene Comune” ha invitato il primo cittadino naxiota “a prevedere nel bilancio preventivo 2016 una somma speciale necessaria per riqualificare e riaprire un luogo che, fino a qualche anno fa, era stato punto di riferimento per l’intero tessuto culturale locale”. Uno stabile, utilizzato anche per conferenze, dibattiti e presentazioni di libri, che ormai dal 2013 resta “off-limits” e che, secondo Costantino, dovrà essere rimesso in funzione per garantire concrete opportunità di sviluppo per il turismo. Nella lettera, il consigliere di opposizione ha fatto poi cenno all’utilizzazione del cineteatro come magazzino e spogliatoio in occasione delle manifestazioni estive. Motivo per cui il membro di minoranza ha intimato a Lo Turco di impegnarsi nella riattivazione dello stabile, la cui parte superiore (ovvero la sede comunale) è interessata ormai da diversi mesi da operazioni di miglioramento strutturale e di efficientamento energetico. Interventi che il numero uno di Palazzo dei Naxioti non ha previsto appunto per gli spazi sottostanti il Comune, ma che per Costantino sono necessari “per evitare che la cultura a Giardini possa rimanere ancora orfana”.

Enrico Scandurra