Scoglio prosegue la sua campagna pro Ponte e scrive al ministro D’Alia

Entrambi messinesi, entrambi hanno avuto negli anni un ruolo importante a palazzo Zanca. Adesso l’uno è candidato sindaco, l’altri è ministro alla Funzione Pubblica. E così, l’uno, Gianfranco Scoglio, ha scritto all’altro, Giampiero D’Alia, per interessarlo del problema relativo allo “scippo per Messina” – così lo definisce Scoglio – dei fondi stanziati per la realizzazione del Ponte sullo Stretto e delle opere propedeutiche o comunque connesse.

Il candidato sindaco di Nuova Alleanza lamenta “la possibile perdita di rilevanti finanziamenti che, in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo, potrebbero costituire importanti ricadute occupazionali per l'intera area, soprattutto per il comparto edilizio”.

Se proprio il Governo persevera nella propria decisione di “accantonare” il Ponte, Scoglio pone all’attenzione del ministro D’Alia, il diritto dei messinesi e degli abitanti dell’area dello Stretto alla continuità territoriale ed alla realizzazione di infrastrutture nodali come le ferrovie e, nello specifico messinese, il raddoppio della galleria San Jachiddu, la copertura del torrente Annunziata, la tangenziale nord Annunziata-Grotte e la via del mare.

“Gianpiero D'Alia – prosegue Scoglio – è il primo messinese Ministro della Repubblica dopo decenni, ed è conoscitore delle problematiche locali avendo svolto il ruolo di vice sindaco e assessore all'Urbanistica. I messinesi hanno diritto di conoscere la verità e di rivendicare impegni del Governo per la realizzazione di importanti infrastrutture nella nostra città e ciò a prescindere dalle decisioni che lo stesso assumerà in merito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto”.

Nell’ottica di una reale conurbazione dell’Area dello Stretto, infine, Scoglio ha chiesto “interventi immediati per la riattivazione del servizio Metromare e per l'abbattimento – per i residenti – delle attuali tariffe di attraversamento dello Stretto".

Ed oggi Scoglio è intervenuto anche su un altro delicato settore cittadino, quello dei rifiuti. “La mia proposta è quella di affidare in concessione a privati (anche attraverso la privatizzazione di MessinAmbiente) l’intero ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti, del servizio di spazzamento, della realizzazione di centri di raccolta e degli impianti di trattamento recupero e riutilizzo, da localizzare nelle aree industriali e di una nuova discarica nel territorio comunale”.

L’obiettivo è il tanto decantato “rifiuti zero” per voltare pagine ed adeguarsi alle più avanzate città europee. Per Scoglio bisogna procedere ad una “progressiva esenzione della Tares per i residenti che provvederanno direttamente al conferimento presso i centri di raccolta. Nel medio lungo termine il Comune attraverso il concessionario si occuperà solo dello stoccaggio dei rifiuti e del ciclo di selezione e riutilizzo mentre il conferimento lo faranno autonomamente i cittadini servendosi di privati con incremento dei posti di lavoro e contrazione dei costi pubblici. Tutti i dipendenti di MessinAmbiente andranno stabilizzati presso il concessionario”.

(Ma. Ip.)