Ars, approvato il ddl per il casinò a Taormina. Prossimo passo l’incontro a Roma

La Prima Commissione all’Assemblea regionale siciliana, quella Affari Istituzionali, ha approvato il disegno di legge per l’istituzione di un casinò a Taormina e uno eventuale a Palermo. “Si tratta – dice il primo firmatario Lino Leanza – di un ulteriore attrattore turistico per la Sicilia e, al tempo stesso, di un modo per riequilibrare l’offerta con altre regioni italiane ed europee. I casinò esistono in altre aree del Paese e non si comprende perchè non si dovessero realizzare anche in Sicilia”. L’iter per l’apertura della casa da gioco, auspicata da più parti, sembra andare avanti. L’approvazione all’Ars è infatti solo il primo passo, a cui dovrà necessariamente seguire l’approvazione del governo nazionale.

A ricordarlo è anche Giuseppe Pracanica, coordinatore provinciale di Cittadinanzattiva Messina, che dichiara: “Ammesso che l’ARS emani una legge per consentirne l’apertura, legge che non potrebbe non avere il parere negativo dell’Ufficio Legislativo della stessa ARS, la stessa non potrà che essere impugnata dal Commissario dello Stato perché in contrasto con il Codice Penale”. Il riferimento è all’articolo 718 che regola la materia del gioco d’azzardo.

“Se si vuole effettivamente aprire il Casinò – prosegue Pracanica – è necessario che il Governo regionale ottenga l’assenso del governo nazionale, in attuazione del comma n) dell’art. 14 dello Statuto Speciale, come ha fatto, a suo tempo, la Valle d’Aosta per il Casinò di Saint Vincent. Se il Governo nazionale é d’accordo, attraverso la Commissione paritetica Stato-Regione Siciliana si predispone il D.P.R. che, una volta approvato dal Governo Nazionale, va direttamente alla firma del Presidente della Repubblica. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale si avrà la copertura legislativa e sarà possibile aprire il Casinò”.

Ma lo sanno bene anche i vertici regionali. Il capogruppo dei democratici riformisti per la Sicilia Giuseppe Piccolo e il parlamentare Pdl all’Ars Nino Germanà hanno infatti chiarito questo aspetto, annunciando che l’incontro con il ministro degli interni Angelino Alfano, “per tentare di dipanare l’intricata matassa e provare superare definitivamente l’impasse legislativo nazionale”, è questione di poco tempo.

“Siamo certi che il ministro – hanno concluso Piccolo e Germanà – incoraggiato anche dal presidente Crocetta e da tutto il parlamento regionale, vorrà da siciliano consentire alla sua regione di offrire tramite l’apertura dei casinò maggiore attrattività turistica, partendo proprio da Taormina, già sede storica del casinò”.

Giusy Briguglio