“L’isola di Carnevale”. Il bilancio di Cambiamo Messina dal Basso

Entro domani sarà possibile acquistare un regalo per i bambini meno fortunati in uno degli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa, all’interno dell’isola pedonale. I doni verranno raccolti in ceste e successivamente consegnati alle associazioni caritatevoli che in città si occupano di minori in difficoltà.

E’ solo l’ultima delle iniziative legate al carnevale organizzato dall’amministrazione comunale nell’area di piazza Cairoli, con la collaborazione della IV circoscrizione. Al termine degli eventi, il gruppo “Scuola, società e bene comune” di Cambiamo Messina dal Basso traccia un bilancio. “Solo i più anziani ricordano il tradizionale carnevale di Messina con la sfilata dei carri allegorici, erano anni di una semplice e gioiosa socialità che molti rimpiangono. Una città “provinciale”, forse, ma con i privilegi di una dimensione più vivibile e umana, Messina degli anni ‘60 e ’70, non ancora falcidiata da una crescita urbanistica disordinata, spesso vittima di una speculazione edilizia selvaggia. La città attuale, di dimensione metropolitana, cresciuta a dismisura, senza una corrispettiva crescita in termini economici, di benessere e di qualità della vita è quella che stiamo cercando di far rivivere. L’isola di Carnevale nasce proprio dallo spunto di un tentativo di riacquisire una dimensione umana, di una ritrovata necessità comune di ritornare a vivere il centro cittadino, che è stato trasformato in un’isola pedonale, affinché al posto delle auto e dei tubi di scarico, ci fossero bambini e adulti liberi di passeggiare e di fermarsi a chiacchierare senza paura di essere investiti. Il ritorno del Carnevale in città nasce anche con questo spirito, in una settimana che ha visto una grande partecipazione dei cittadini. Allegria, spensieratezza e tante, tante iniziative e manifestazioni hanno visto la partecipazione di scuole, associazioni, gruppi, artisti e semplici cittadini. Non sono stati necessari grandi investimenti, “ lo stretto indispensabile”, in termini di spese minime sostenute dall’Amministrazione Comunale, le bande musicali di Camaro e Bordonaro e il service della ditta Privitera”.

“La scuola nell’isola che c’è”, iniziativa nell’iniziativa che ha riscosso un grande successo, sfilando con costumi ed organizzando momenti di musica con cori e danze. “Il Liceo Basile, le scuole Drago, Paino, Cannizzaro-Galatti, Pascoli, Gallo, Castanea, Camaro hanno portato più di 1500 studenti in piazza – ricordano i referenti del gruppo, Maurizio Rella e Grazia Accetta -. Spettacolo e intrattenimento sono stati offerti generosamente da gruppi di artisti e da band musicali: “Il Teatro Pinelli”, l'associazione “Cinqueventi Messina”, la scuola di danza Danzancle, dj Spenk e la “Carovana dei Giullari” hanno aderito all'iniziativa con balli, musica, intrattenimento per bambini, spettacoli di teatro, magia ed arte di strada; The Dubliners, Fenomeno di Massa e Laimo School Band sono saliti sul palco esibendosi per un pubblico di volta in volta diverso”.

Altro evento, “Addobba la tua vetrina”, un concorso riservato ai commercianti dell'isola pedonale, “i quali hanno aderito – spiegano Rella e Caccetta – addobbando la propria vetrina in stile carnevalesco. Le votazioni si sono svolte coinvolgendo un gran numero di persone: le vetrine addobbate sono state fotografate e poi inserite sulla pagina social L'isola di Carnevale; più di mille utenti hanno votato la vetrina preferita con i loro ‘mi piace’”.

Ed ancora, la premiazione del “campionato di Pignolata” organizzato da Slow Food Valdemone. “Diverse pasticcerie cittadine – concludono i membri di Cambiamo Messina dal Basso – hanno contribuito preparando due pignolate, una artistica e una tradizionale, che poi sono state messe a disposizione dei presenti per una degustazione”.

In chiusura, i prodotti dolci e salati preparati dall’Istituto Alberghiero Antonello, il “Percorso per maschere golose” (assaggio di dolci offerti dai commercianti a tutti i bambini travestiti), e l’evento culturale “Maschere carnevalesche di Messina e provincia”, presso la libreria Bonanzinga con la partecipazione del curatore scientifico del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani di Gesso, Mario Sarica.