Per l’Arpa nessun pericolo, ma i cittadini si affidano ad un centralina in affitto consultabile online

I dati trasmessi dall’Arpa nei giorni seguenti all’incendio del serbatoio 513 della Raffineria di Milazzo continuano a dire che “ gli inquinanti monitorati non sono superiori ai limiti di legge”.Una parte della popolazione mette un po’ in dubbio la veridicità di questi dati ed allora ecco arrivare in affitto una centralina per avere delle risposte più chiare.

Padre Peppe Trifiró e le Associazioni del coordinamento ambientale Milazzo-Valle del Mela hanno affittato una centralina per il monitoraggio delle pericolose polveri ultra sottili, ed è stata posta sul tetto della Chiesa di Archi. Dopo la manifestazione avvenuta sabato dove Padre Peppe Trifirò e le associazioni, con un corteo di più di cinquemila persone, hanno chiesto maggiore sicurezza e tutela, adesso la popolazione intera, grazie all’affitto di questa centralina, ha la possibilità di collegarsi al sito www.incendiomilazzo.it per verificare in continuo i dati monitorati.

“Pochi dati, poche informazioni e poco tempestive sullo stato di salute del nostro ambiente” è il grido di denuncia delle Associazioni Ambientaliste di Milazzo e della Valle del Mela. “Arpa Sicilia- si legge nella nota delle associazioni- da anni lamenta la mancanza di fondi, di personale e di strumentazione e a tutt'oggi la politica regionale non si è mai interessata della problematica nella nostra area ad elevato rischio di crisi ambientale. La parrocchia di Archi con il parroco Sac Giuseppe Trifiró e con la collaborazione delle Associazioni ha deciso di affittare una centralina di monitoraggio della qualità dell'aria relativamente alle pericolosissimepolveri ultra sottili (PM 2,5)”.

Con questa centralina le associazioni non vogliono sostituirsi all'Arpa Sicilia, di cui apprezzano “l'immane lavoro svolto in carenza di mezzi, ma vogliamo offrire collaborazione agli enti e alle istituzioni preposte al fine di integrare l'attività di Arpa (in questa fase non abbiamo notizie del monitoraggio delle polveri ultra sottili) e auspichiamo il recupero di fiducia da parte della popolazione residente nei confronti degli organismi pubblici e delle istituzioni”.

Serena Sframeli