“Un Mare da Vivere…Senza Barriere”. Lezioni di pesca per il secondo mini tour nello Stretto

L'integrazione di chi purtroppo non può permettersi una vita priva di ostacoli è un'accezione fondamentale di una società. Messina è forse potenzialmente uno dei centri urbani più affascinanti al mondo: affaccia su di un mare che, al suo interno, raccoglie tradizioni, leggende e bellezze; i cittadini diversamente abili hanno tutto il diritto di poter godere di queste meraviglie, vivendo esperienze gratificanti ed emozionanti.
Seguendo tale spirito, il progetto "Un Mare da Vivere…Senza Barriere", promosso nel 2006 dall'Associazione "L'Aquilone", presieduta da Rosario Lo Faro, utilizza proprio il mare e la navigazione come mezzo per la riabilitazione e la formazione di soggetti affetti soprattutto da disturbi psiachitrici, riuscendo così a potenziarne il carattere ed il bagaglio culturale.
L'iniziativa, cresciuta negli anni, è stata sempre sostenuta da diversi enti che hanno deciso di dare una mano importante al progetto, la Sezione di Messina della Lega Navale Italiana, il Centro diurno "Camelot" – modulo dipartimentale Salute Mentale Messina Nord, l'Anfas di Messina (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale); altri gruppi hanno dato ovviamente il loro contributo e sono tantissimi i volontari che in ogni occasione si mettono in gioco.
Si è svolto in questi giorni, all'interno del piano di appuntamenti previsti dall'annuale edizione, il terzo mini tour per le acque dello Stretto. La barca "Colapesce I" del Comandante Giovanni Fiannacca, ha accompagnato i partecipanti nel loro viaggio, permettendo loro di farsi un bagno a largo e di ricevere lezioni di pesca con il mulinello. La Guardia Costiera ha sempre supervisionato i lavori, mettendo a disposizione due uomini sulla Colapesce I ed un gommone attorno alle acque interessate, l'attività è stata coordinata dal Presidente della Guardia Costiera Volontaria del Centro di Messina, Agostino Florio. La Lega Navale svolge un ruolo fondamentale all'interno dell'iniziativa, fornendo i locali della sede di Grotte ed avvicinando esperti del settore della marineria alla causa.
Gli organizzatori dell'evento si sono detti particolarmente entusiasti non celando la loro gioia: "Grande la soddisfazione per i tanti volontari che si dedicano ai disabili, vederli respirare l'aria dello Stretto, prendere il sole, fare il bagno e poi utilizzare la canna per pescare è stata una sensazione meravigliosa, una mattinata di svago e spensieratezza, che serve tanto ai disabili, ma anche ai loro familiari."