Precari comunali ancora in stand-by, faccia a faccia tra Mantineo e i sindacati

Oggi dovrà essere il giorno della verità. La settimana dell’assessore Nino Mantineo inizia con la spinosa questione dei precari di Palazzo Zanca che dal 1 maggio sono nuovamente senza integrazione oraria e sono tornati a lavorare per 18 o 24 ore settimanali. Nonostante le rassicurazioni che nei giorni scorsi erano arrivate direttamente dall’esponente della giunta Accorinti, ad oggi i contrattisti non sanno ancora cosa accadrà in questo mese e in quelli che verranno. Mantineo aveva anche chiarito che entro domani la situazione si sarebbe sbloccata senza alcuna conseguenza per i lavoratori. I precari però adesso chiedono chiarezza, qualche notizia potrebbe arrivare dall’incontro fissato oggi alle 12 dallo stesso assessore Mantineo che ha chiamato a raccolta i sindacati.

La Fp Cgil aveva già proclamato per oggi un’assemblea dei lavoratori con tanto di sit-in nei corridoi del Comune, il Csa aveva annunciato la mobilitazione in assenza di risposte. E proprio dalla Fp Cgil le critiche più dure: “Avevamo convocato l’ assemblea del personale precario dopo avere preso atto dell’ennesimo scarica barile tra le parti. Il Segretario generale Antonio Le Donne, assente per ferie, ci aveva detto che la situazione era sotto controllo in quanto l’Assessore Mantineo e il Dirigente al personale stavano verificando la possibilità di trovare delle risorse disponibile da impegnare per l’ integrazione oraria – ha spiegato la segretaria Clara Crocè- considerato che non si hanno notizie in del bilancio 2014, nonostante il Segretario Generale avesse annunciato la possibilità dell’approvazione entro il mese di aprile. Il Dirigente al personale, per adottare la determina, attende disposizioni dal Ragioniere Generale in merito all’impegno di spesa. Insomma una sorta di scarica barile” commenta duramente la sindacalista. Per la Fp Cgil non vi è stato nessun coordinamento tra i vari uffici ma neanche fra i vari dirigenti. “Ci tocca inseguire le voci di corridoio che dicono che le somme eventualmente disponibili per l’integrazione oraria sono del tutto insufficienti e si attestano sui 75.000 euro per i precari e intorno ai 35.000 euro per i vigili. Somme del tutto insufficienti per assicurare l’integrazione oraria a 35 ore a tutti i precari per il mese di maggio. E ancora ci chiediamo come l’Amministrazione intende affrontare definitivamente il problema e se la questione precari provvedendo alla loro immediata stabilizzazione”. Il sindacato ha già annunciato che se all’incontro non ci saranno tutte le parti in causa non parteciperà al tavolo: dovranno presentarsi il Segretario Generale, il Ragioniere Generale, il Dirigente al Personale e l’Assessore al personale.

All’incontro ci sarà anche la Fp Cisl che chiede soprattutto pianificazione dei percorsi condivisi per evitare di dover rincorrere ogni mese gli uffici comunali. Per il segretario Calogero Emanuele “serve una pianificazione che può dare tranquillità e serenità fino al mese di dicembre, sapendo che questo passa pure dall’approvazione del bilancio di previsione 2014 che, come disposto dal Ministero degli Interni deve avvenire entro il 30 di luglio, ma noi chiediamo che si acceleri e si provveda all’approvazione di tale strumento con congruo anticipo per garantire ed implementare tutti quei servizi resi in favore della collettività che altrimenti potrebbero subire ripercussioni negative”.
Sul fronte della stabilizzazione, per il sindacato è necessario avviare le procedure nel rispetto della normativa vigente, ipotizzando percorsi a step che comunque bisogna necessariamente concludere entro il 2016. “C’è necessità di dare vita ad un gruppo di lavoro tecnico-operativo interno, convinti che nelle pieghe della normativa nazionale e regionale ci sono tutte le possibilità e le condizioni per poter stabilizzare i 300 precari. Non va dimenticato che ad oggi il Comune di Messina rispetta pienamente i parametri di legge sia per quanto riguarda la spesa del personale che è di gran lunga inferiore al previsto 50% pur considerando le partecipate e sia per quanto riguarda il parametro popolazione/dipendenti che fissa in 2290 unità a fronte degli attuali 1850 compresi i 300 contrattisti. Praticamente la forza lavoro è sottodimensionata di ben oltre 440 unità di personale che potrebbero rappresentare garanzia occupazionale per i 32 vigili stagionali rimasti nel limbo ma anche e soprattutto per nuove assunzioni dall’esterno”.