Snam Rete e Gas, la Parrocchia di Torre Faro contesta le aree di intervento

Ieri la denuncia di Futuro e Libertà sui finanziamenti a Torre Faro invece che a Faro Superiore (vedi correlato). Oggi la nota della parrocchia di Torre Faro, in merito alla vicenda. A scrivere è il componente del Consiglio della parrocchia ed ex presidente della VI circoscrizione, Andrea Risitano, che definisce l’intervento di Fli “incompleto”.

Scrive Risitano: “Da anni, gli interventi di Snam Rete e Gas sono blandi e non realmente risarcitori rispetto all’invadenza dell’opera sul territorio. Non sono mai stati realizzati campi sportivi, aree attrezzate e quant’altro di ciò che prevedevano gli accordi intercorsi tra Amministrazione comunale e Snam, che includevano opere compensative di urbanizzazione secondaria, dal costo di circa 100mila euro ciascuno, sul territorio di Faro Superiore. Queste opere sono da anni in via di definizione e mai in dirittura d’arrivo, nonostante la propaganda mediatica e politica”.

Risitano entra nello specifico della nota di Fli: “Abbiamo appreso che intento della Circoscrizione proponente e dell’assessore al ramo sia quello di investire 100mila euro in un area impropria adiacente alla casa canonica di Torre Faro. Area tra l’altro soggetta a diversi utilizzi in quanto soggetta al passaggio di cavi di alta tensione collegati alla cabina secondaria di fornitura elettrica che Enel e Comune hanno interrato in modo sconsiderato senza canalizzarli a norma di legge. L’area su cui si intenderebbe intervenire interagisce con la proprietà della Parrocchia e con il limitrofo canale di collegamento del lago. La Parrocchia sin dal 1992 a tutt’oggi ha fatto richiesta di acquisto di parte di quell’area poiché andrebbe ad integrarsi a quella di sua proprietà per destinarla ad attività di oratorio e scopi ricreativi e sociali. Sin dal 1992 la Parrocchia è in possesso di atti e documenti firmati da sindaci e dirigenti comunali atti alla volontà di vendita. Con delibera di Giunta e del Consiglio Comunale, nel 2009, quest’area, insieme ad altre 466 del territorio comunale, è stata destinata alla vendita, nonostante sia non edificabile e quindi poco redditizia”.

Il componente del Consiglio della Parrocchia spiega che il mese scorso la VI circoscrizione ha dato parere contrario alla vendita o al comodato d’uso dell’area per la Parrocchia “al fine di realizzare su quell’area un parco giochi pubblicizzando attraverso giornali un progetto redatto da privati e senza la copertura amministrativa e finanziaria nei termini di intervento da parte della Snam”.

Conclude Risitano: “La Parrocchia vigilerà su progetti, programmi proclamati e forse mai realizzati da chi in questi anni ha imparato a fare politica sulle spalle della gente. La nota dei Consiglieri è apprezzabile ma deve essere completa nella valutazione e nella finalità di perseguire scopi e diritti dei cittadini, senza peraltro scatenare la guerra tra poveri, volti alla tutela del territorio dalle aggressione pseudo politiche di qualche “bullo di quartiere””.