Da Roma a Villa San Giovanni in 4 ore e 26 minuti ma poi resta inadeguato sulla sponda siciliana dello Stretto il sistema di coincidenze marittime e ferroviarie. Sui 14 collegamenti ferroviari che giornalmente, dall'11 dicembre, con il prossimo orario commerciale di Trenitalia, collegheranno Roma, inspiegabilmente ad oggi solo 5 sulle 18 attuali corse marittime effettuate dai mezzi veloci Bluferries (sabato, domenica e festivi sono 12) offrono adeguate coincidenze per gli utenti siciliani e l’ultima corsa è alle 20.20.
La Uilt chiede una più ampia offerta oraria cadenzata di Bluferries con partenze ogni mezz'ora nella fascia oraria dalle 6 alle 24 e il potenziamento degli attuali servizi a terra di biglietteria e assistenza per andare incontro alle esigenze di una sempre più vasta clientela pendolare, salvaguardando e incrementando al tempo stesso l'attuale occupazione anche nell'indotto. Al tempo stesso il sindacato denuncia come non sia comprensibile che due società, Trenitalia e Bluferries, appartenenti entrambe al gruppo Fs, non riescano a predisporre un servizio funzionale anche per l'utenza ferroviaria siciliana, predisponendo adeguate coincidenze tra treni regionali e mezzi marittimi siciliani e quelli sulla sponda calabrese. Accade ad oggi che il passeggero proveniente da Roma a Villa San Giovanni non trovi spesso il mezzo veloce per attraversare lo Stretto o, se riesce ad imbarcarsi, giunto a Messina non trovi collegamenti ferroviari per Palermo o Catania.
“La Sicilia di fatto resta esclusa dal possibile utilizzo dell'alta velocità calabrese – continua la Uiltrasporti – mentre a gennaio si prospettano nuovi tagli ai treni a lunga percorrenza sullo Stretto, aggiungendo al danno anche la beffa. Un sistema di mobilità completamente disconnesso che ad oggi non ha neppure un'integrazione tariffaria tra il biglietto ferroviario di Trenitalia e quello marittimo di Bluferries che, ripetiamo, sono due società di proprietà del Gruppo Fs”.
La federazione trasporti della Uilt Messina e la Uiltrasporti Sicilia, con una nota inviata alle società del gruppo Fs, chiedono un confronto urgente: servono certamente risorse dal Ministero per un servizio di fondamentale importanza per Messina e la Sicilia, occorre salvaguardare la già esigua offerta dei treni a lunga percorrenza siciliani. Il vettore pubblico può e deve migliorare l'attuale sistema di mobilità sullo Stretto con adeguate coincidenze, incrementando la frequenza dei mezzi veloci con partenze ogni 30 minuti dalle due sponde e ripristinando stabilmente il servizio della nave bidirezionale nel porto storico.