Davanti al gip De Luca respinge tutte le accuse

L’intensa mattinata dell’on. Cateno De Luca, fresco di dimissioni da sindaco di Fiumedinisi, è proseguita al Palazzo di Giustizia di Messina. Il deputato regionale è stato interrogato dal gip Daria Orlando presenti i Pm Vincenzo Barbaro e Liliana Todaro ed i suoi avvocati Giovanni Calamoneri e Gaetano Scillìa. Per oltre due ore De Luca ha risposto al fuoco di fila delle domande formulate dal gip. Il leader di Sicilia Vera, arrestato con le ipotesi di reato di tentata concussione, abuso e falso, ha risposto alle contestazioni fornendo spiegazioni sui vari punti che gli vengono contestati ma sul contenuto dell’interrogatorio sussiste il massimo riserbo. La mattinata si era aperta con l’interrogatorio del presidente della Commissione edilizia, Benedetto Parisi che ha difeso il proprio operato relativamente alle progettazioni contestate ed ha respinto l’accusa di tentata concussione. Subito dopo Cateno De Luca sono stati interrogati dal gip Orlando il fratello dell’ex sindaco, Tindaro, amministratore della cooperativa Mabel ed il funzionario del Comune, Pietro D’Anna.