Sequestro Genovese. Luigi non risponde ai magistrati

Nessuna risposta ai magistrati da Luigi Genovese, rampollo della casata messinese finita nel mirino della magistratura per evasione fiscale e neo deputato Ars. Luigi è arrivato stamane a Palazzo Piacentini per essere interrogato dai PM Sebastiano Ardita e Fabrizio Monaco, pochi giorni dopo il maxi sequestro milionario operato dalla Guardia di Finanza su quote societarie e immobili, sparsi tra Messina e Piraino. Ma ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.

La magistratura gli contesta l'essere subentrato nel complesso del patrimonio di famiglia per evitare che il padre pagasse al Fisco Italiano una maxi multa da 20 milioni di euro.

Sulla stessa linea, ovvero il silenzio, gli altri due indagati convocati, la sorella Rosalia e il cugino Marco Lampuri. "E' un loro diritto in attesa di poter avere una contezza maggiore sulle accuse – spiega l'avvocato Nino Favazzo, difensore della famiglia, sulla stategia difensiva scelta dagli indagati – Abbiamo bisogno di vedere più approfonditamente quali sono gli elementi di accusa e lo vedremo nei prossimi giorni".