Scoglio contro l’amministrazione Accorinti: «Dalla protesta allo scaricabarile»

Oggi i nostri amministratori, insieme ai manager dagli stessi nominati, all’unisono davanti alle palesi inefficienze dei servizi pubblici ed all’ inefficacia della loro azione amministrativa cambiano strategia.

Invece di rispondere pubblicamente del loro operato preferiscono, attribuire responsabilità alle passate amministrazioni e paventare sempre presunte irregolarità e clientelismi.

Per carità certamente ogni amministrazione ha meriti e demeriti ma a distanza di due anni dall’insediamento, anche in considerazione delle maggiori entrate comunali, a carico dei contribuenti (tari, tasi, Imu), ci si sarebbe aspettato il miracolo da parte di coloro che quotati come scienziati ed unti dal Signore se non il miracolo ma comunque qualcosa di straordinario.

Ma andiamo con ordine.

1. Con la Tari il cittadino copre l’intero costo del servizio di smaltimento dei rifiuti secondo i piani industriali predisposti da questa Giunta ed approvati da questo Consiglio Comunale.

Allo stato i cittadini pagano di più per un servizio mal funzionante e la spesa è aumentata.

Omettono di dire i nostri eroi che grazie alle passate amministrazioni oggi ci sono le isole ecologiche e l’ impianto di Pace, lo stesso contro la cui realizzazione protestavano ritardandone l’attuazione.

Semmai la vera anomalia è Messinambiente società in liquidazione (deliberata dalla precedente amministrazione) la quale sotto il profilo dei costi generali è un inutile doppione dell’ ATO oggi S.R.R la cui Presidenza è stata lasciata dal nostro Sindaco al Comune di Barcellona P.G..

Messinambiente sotto una nuova e sapiente regia si è distinta solo per le spese generali essendo una pia illusione la pulizia della città e la cura del verde pubblico.

2. L’Atm anch’ essa in liquidazione ha personale in esubero rispetto ai servizi offerti ed ai mezzi che transitano. La precedente Amministrazione ne aveva deliberato la messa in liquidazione ed il Consiglio autorizzato la costituzione di una società mista pubblico – privato al fine anche di finanziare l’acquisto delle vetture per le quali il Comune non ha risorse da investire.

L’attuale amministrazione ha conferito senza gara pubblica ad un azienda, della quale il Comune è soggetto estraneo, una commessa di 800mila euro, mantenuto gli stessi occupati ed acquistato “catorci” aggiustati con altri “catorci”.

Oggi ci vuole indottrinare sostenendo che avendo preso un grande manager questo possa risanare l’azienda e magicamente, senza investimenti, portarla in utile. I risultati sono sotto gli occhi dei cittadini.

3. L’approdo di Tremestieri. Si affidano studi e consulenze per conoscere ciò che ciascun pescatore renderebbe evidente:Scirocco, Ostro e Libeccio se non si completa l’approdo di emergenza lo insabbieranno ad ogni mutamento climatico. Nel frattempo giacciono inutilizzati 80 milioni e l’impresa attende la firma del contratto. Forse perché qualcuno pensa di trasferire il traffico al Porto storico collegandolo con la via don Blasco?E ciò in attesa della flotta pubblica?

Molto altro si potrebbe aggiungere ma mi chiedo qual è la strategia di un amministrazione se non quella di programmare e realizzare ciò che si è programmato raccogliendo il consenso dei propri cittadini? E quali i sono i risultati concreti ad oggi raggiunti dai nostri saggi amministratori? La risposta me la do da solo: il populismo la bestia di questo secolo.

Gianfranco Scoglio