Scoglio lancia l’allarme: «A rischio importanti finanziamenti per la Città»

Messina è come la tela di Penelope: di notte qualcuno lavora per disfare il lavoro della giornata. Accade così che in una città dove non vi è l’ombra di un cantiere pubblico aperto, l’ artigianato, le piccole e medie imprese ed il commercio risentono di una crisi che ha letteralmente messo in ginocchio il ceto medio per non parlare della formazione e dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, si preferisca, quasi per dispetto, non portare a compimento importanti progetti finanziati e soprattutto rinunciare a conseguire i frutti di una programmazione strategica condivisa dal Consiglio Comunale con l’ approvazione del piano MESSINA 2020.

Ma procediamo per ordine:

Il Comune di Messina ha avuto finanziati, nel 2011, a valere sulle risorse comunitarie disponibili sul P.O.R. Sicilia 2007-13 i sottoelencati progetti:

1) Progetto di recupero edilizio ed architettonico

e di funzionalizzazione dell’Istituto Marino e di Mortelle € 4.842.586,04

2)Lavori di recupero dell'immobile sito in Campo Italia

ex sanatorio padiglione Monsignor Paino. 2.000.000,00

3)Installazione di impianto fotovoltaico sulla copertura della

piscina comunale da 48 kWp 423.853,04

4)Installazione di impianto fotovoltaico sulla copertura

del Palazzo Satellite da 32 kWp 321.003,21

5)Potenziamento del TPL a basso impatto ambientale:

Servizio nei quartieri periferici e Poli Universitari 5.448.541,56

6)Potenziamento del TPL a emissioni zero

nella Riserva Naturale Orientata di Capo Peloro 614.583,69

7)Adeguamento attraversamenti semaforizzati presenti

nei percorsi che caratterizzano la mobilità di persone

affette da disabilità visiva 40.000,00

8)Servizi online evoluti per il rapporto scuola – famiglia – istituzioni:

Riuso progetto SEOL della Provincia Regionale di Catania 540.000,00

9) Percorsi socio-riabilitativi in accoglienza residenziale per soggetti

in situazione di grave disagio. Accoglienza protetta per donne

vittime di violenza. 1.400.000,00

10) Parcheggio a raso “Torre Faro” 3.600.000,00

11) Progetto per il recupero, Foresta di Camaro 1.600.000,00

Gli altri progetti presentati, tra i quali il recupero di Casa Serena, sono collocati utilmente in graduatoria ed in attesa di finanziamento. Vanno poi aggiunti circa € 6.000.000,00 per il Contratto di Quartiere II ed i circa € 16.000.000,00 per la Zona Franca Urbana. Eppure ad oggi nessuno dei cantieri è stato aperto.

A causa dei notevoli ritardi nell’ espletamento delle gare di appalto e nella rendicontazione sono state addirittura avviate le procedure di revoca del finanziamento da parte della Regione (Lavori di recupero dell'immobile sito in Campo Italia ex sanatorio padiglione Monsignor Paino).

L’avvenuta approvazione del piano strategico Messina 2020 ha collocato Messina tra le 22 città italiane che potranno accedere direttamente ai fondi europei del PON metropolitano 2013/20.

Questi sono stati alcuni degli obiettivi e dei risultati conseguiti dal Dipartimento Programmi Complessi struttura oggi inopinatamente e frettolosamente soppressa, la quale ha avuto tra l’altro l’indubbio merito di aver fatto di Messina la prima città italiana a partecipare al programma comunitario sulla sostenibilità ambientale e sui servizi pubblici locali, portando in città i rappresentanti degli altri Paesi Europei.

Oggi quelle professionalità che con impegno e dedizione si sono formate innovando le pratiche della pubblica amministrazione sono state mortificate nonostante i risultati positivi del loro lavoro.

Sotto il profilo programmatico e progettuale in questi anni sono state legislativamente resituite alla città le aree ex zir e zis, progettata la nuova via del mare, la piattaforma logistica di Pistunina, il piano particolareggiato di recupero delle aree ferroviarie,il piano particolareggiato di Capo Peloro, il recupero del Pilone di Torre Faro, la Mortelle – Tono.

Alcuni di questi progetti, sono coerenti con il programma elettorale del Sindaco Accorinti.e con gli accordi dallo stesso sottoscritti con la Regione Sicilia.

E’ incomprensibile pertanto come nella programmazione del PON Metropolitano finalizzato alla realizzazione delle cosiddette città intelligenti basate sulla messa in rete di servizi innovativi nell’ ambito del trasporto di persone e cose, della cultura, dei servizi sociali e dell’ innovazione tecnologica, nessuno di tali progetti sia stato inserito nella lista per il Ministero.

Eppure la realizzazione del nuovo Porto di Tremestieri e la riconosciuta centralità del porto storico turistico della città offrono un occasione irripetibile per un nuovo sviluppo sostenibile del territorio.

Basti pensare alla piattaforma logistica di Pistunina per la distribuzione delle merci la quale offrirebbe l’indubbio risultato di impedire l’accesso ai T.I.R in città potenziando l’attività dei “padroncini” messinesi con notevole incremento occupazionale.

L’attrattiva della Fiera, della zona falcata, della dogana, della zona falcata e delle zone ex zir e zis unite alla via Don Blasco ed alla via del mare, possono costituire poi con il partenariato privato e con le sinergie con le altre Istituzioni, l’occasione per realizzare quelle infrastrutture turistiche (centri direzionali, alberghi, parco urbano e porticciolo),commerciali (Fiera, piattaforma logistica), sociali (tribunale e uffici pubblici, residence per studenti, anziani e diversamente abili), beni culturali (Cittadella) tecnologiche (città della scienza) che impediscono i processi di sviluppo cittadino creando i presupposti per una nuova città veramente Europea.

Investire poi nel completamento delle strutture di Capo Peloro, nella valorizzazione del Pilone e nella Mortelle – Tono può offrire quella dotazione infrastrutturale ed ambientale capace di valorizzare uno dei posti più belli del mondo.

Ecco perché con questa mia con la quale non intendo muovere critiche od appunti all’operato dell’amministrazione, intendo sollecitare il Sindaco ad utilizzare tutte le risorse disponibili ed ad avviare una concertazione reale per rimodulare i progetti da inserire nel PON metropolitano nel rispetto degli atti vincolanti adottati dal Consiglio Comunale e del Suo programma elettorale.

Non faccio parte di coloro che attendono gli errori degli altri per poi criticare compiacendosi delle occasioni perdute, voglio solo evitare quanto accaduto in passato quando per scelte sbagliate Messina non beneficiò come Catania e Palermo del I progetto Urban.

Gianfranco Scoglio