Sebastiano Somma: gli esordi, il successo e il pubblico messinese

Con Sebastiano Somma iniziamo a parlare dello spettacolo e del pensiero di Sciascia che – ci dice – «è così profondo, e recitare, cioè dire ogni sera quelle parole, significa anche fare un percorso dentro me stesso». Cosa sente di avere in comune con il Capitano Bellodi, protagonista del romanzo di Sciascia?, chiediamo. «Anche io ho sempre creduto che le idee muovono il mondo e ho sempre combattuto perché questo avvenisse. E poi, la voglia di combattere che è stata un po’ sempre il mio punto di forza… e anche di debolezza». Il valore della cultura in tutto ciò è forte e Somma ne è certo: «La cultura può veramente farci diventare più forte, la persona ignorante è facile preda dei poteri che amano assorbire queste debolezze dell’essere umano. Non si vive di sola cultura, ma si vive meglio con la cultura, perché rafforza l'animo, il pensiero».

Come ha trovato il pubblico messinese?, chiediamo. «Molto attento, ho avuto, in particolare dai giovani delle scuole medie e superiori, un silenzio incredibile, cosa assolutamente inimmaginabile. Ho avuto grande piacere a recitare per loro. La storia di mafia che portiamo interessa tutti, dal nord al sud, ho avuto però l’impressione che il messinese fosse dentro la storia, ma, allo stesso tempo, anche un po’ distaccato». (CLAUDIO STAITI)

IN ALLEGATO LA VIDEO-INTERVISTA

Sebastiano Somma (Castellammare di Stabia, 21 luglio 1960) è un attore italiano. Attore di teatro, cinema, televisione e fotoromanzi, debutta a sedici anni con la commedia teatrale “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta; in seguito recita in “Napoli milionaria” e in “Sorelle Materassi”, dal romanzo omonimo di Aldo Palazzeschi. La vera popolarità come attore arriva a quarant’anni quando diventa protagonista delle miniserie “Sospetti” 1 e 3 (2000-2005), regia di Luigi Perelli, e “Sospetti” 2 (2003), regia di Gianni Lepre, dove interpreta il ruolo del procuratore Luca Bartoli. Nel 2001 è protagonista di “Senza confini”, miniserie dedicata al commissario Giovanni Palatucci che a Fiume, durante la seconda guerra mondiale, salvò moltissimi ebrei. Tra le altre fiction tv in cui ha lavorato, ricordiamo: quattro stagioni (dal 2003 al 2009) della miniserie “Un caso di coscienza”, regia di Luigi Perelli, in cui interpreta da protagonista il ruolo dell'avvocato Rocco Tasca, e la serie tv “Nati ieri” (2006-2007), regia di Carmine Elia, Paolo Genovese e Luca Miniero. Nel gennaio 2010 ritorna come protagonista nella serie tv di Raiuno “Un caso di coscienza 4”, regia di Luigi Perelli. Nel 2011 è al cinema con il film drammatico “Il mercante di stoffe”, diretto da Antonio Baiocco. Fa parte della ItalianAttori, squadra di calcio formata da attori italiani che gioca per raccogliere fondi per varie iniziative benefiche.