Il Detective, dissequestrati 500 mila euro all’ex agente Galizia

Ci sono nuovi sviluppi negli infiniti strascichi giudiziari sviluppatisi dalla parabola de Il Detective, un tempo la più grande società di investigazione e vigilanza privata di Messina, al centro di uno scandalo, poi sgonfiatosi, a base di presunte mazzette all'Università e talpe in Prefettura.

Il Tribunale del Riesame (presidente Trovato) ha annullato il sequestro di somme e titoli fino a 480 mila euro disposto nei confronti di Emanuele Corrado Galizia. L'ex agente dei servizi, oggi sessantunenne, qualche settimana fa aveva subito il blocco dei beni, disposto dal GIP Antonino Genovese per evasione fiscale. Evasione risalente al 2011 quando Galizia, da amministratore del Detective, non avrebbe versato l'IVA per l'ammontare corretto.

Il sequestro era arrivato dopo un controllo dell'Agenzia delle Entrate. Il Riesame, però, alla luce della documentazione presentata dalla difesa, l'avvocato Nino Cacia, non ha ritenuto "imputabile" Galizia, che ora si vedrà sbloccare i conti correnti.