la storia

“Io e mio marito positivi e dimenticati, da un mese aspettiamo il tampone molecolare”

MESSINA – “Io e mio marito abbiamo scoperto di essere positivi al Covid quasi un mese fa, dopo il tampone in un laboratorio. Lo abbiamo immediatamente comunicato all’Asp che ci ha contattati il 4 novembre dicendoci che ci chiameranno a distanza di qualche giorno. Da quel momento il silenzio. Ancora attendiamo notizie certe, una data, per il tampone di conferma”. Santa e Salvatore (54 e 58 anni) vivono a Giampilieri. La loro odissea inizia il 31 ottobre quando scoprono di aver preso il virus. Con sintomi, fortunatamente non gravi. Adesso stanno meglio. “L’Azienda sanitaria – ci spiegano – ci ha chiamati il 4 novembre facendoci una serie di domande a partire dalle ultime persone incontrate. Da lì a qualche giorno avrebbero dovuto chiamarci per il tampone molecolare. A tutt’oggi non si è fatto sentire nessuno”.

Santa e Salvatore non sono rimasti con le mani in mano. “Provo a chiamare l’Asp – evidenzia la signora – e dopo tanta paziente attesa riesco a parlare con una dottoressa. Anche a lei sembrava strano che non si fosse più fatto sentire nessuno ed ha inviato una lettera di sollecito all’Usca. Nonostante ciò, non si è fatto ancora sentire nessuno”.

I coniugi di Giampilieri si dicono “rammaricati. Siamo persone perbene e stiamo seguendo le regole, protocollo ed isolamento domiciliare, come è giusto fare. Però – sbottano – anche la pazienza ha un limite. Non possiamo che ringraziare il nostro medico di famiglia, il dottore Giuseppe Micali, per la sua disponibilità e la grande professionalità dimostrata. Ci sta vicino telefonicamente e chiede sempre di eventuali esigenze. Ci sentiamo abbandonati e vorremmo che la stessa cosa non accada ad altri”.