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Irccs, la Uil alla Cisl: “Sui lavoratori no alla guerra tra poveri”

La posizione della Cisl Funzione pubblica in merito alla richiesta di revoca della proroga  per 10 lavoratori Irccs finisce nel mirino della Uil Fpl. La Cisl infatti il 9 gennaio ha inviato una lettera di diffida all’Irccs Piemonte chiedendo la revoca della proroga dei contratti scaduti il 31 gennaio 2019 per 10 lavoratori.

La UilFpl: autogol della Cisl

La richiesta della Cisl è un autogol che un’organizzazione sindacale non si può assolutamente permettere- scrive il segretario generale della Uil Fpl Pippo Calapai– Il compito del sindacato è solo quello di tutelare i lavoratori e non perdere tempo nelle segreterie politiche. Se per ipotesi fosse stata recepita la diffida della Cisl-Fp, oggi ci sarebbero 10 lavoratori in mezzo alla strada. La posizione della Cisl-Fp non ha nessun alibi, la segretaria oggi non può cambiare le carte in tavola perché di fatto ha chiesto l’interruzione del rapporto di lavoro per 10 professionisti, nonostante gli stessi fossero legittimati dal loro contratto di lavoro”.

Calapai sottolinea come i contratti a tempo determinato dei 10 lavoratori erano regolati dal CCNL della Sanità pertanto la proroga è stata conferita per il settore sanità e non ricerca, come erroneamente scritto dalla Cisl. Per quanto riguarda il mutamento dei contratti in proroga degli altri lavoratori da Sanità a Ricerca, la Uil-Fpl ha incontrato il Manager dell’Irccs-Neurolesi, evidenziando il vizio di legittimità della deliberà.

No alla guerra tra poveri

Non si tratta di disparità di trattamento tra i 10 e gli altri lavoratori, come sostenuto dalla Cisl-Fp- prosegue Calapai- ma si tratta invece di modifica di contratti in proroga, che è vietata dalle disposizioni di legge. Probabilmente la nuova segretaria della Cisl-Fp non ha molta conoscenza delle questioni giuridiche. Fare terrorismo sulla questione stabilizzazione, significa creare la guerra tra poveri. Barone con propria nota inviata ai lavoratori manifesta la volontà dell’azienda a stabilizzare tutti gli aventi diritto siano essi provenienti dall’Assistenza che dalla Ricerca”.