La reazione dei consiglieri del centro-destra: “Meglio viale San Martino o via I Settembre”

Se il Sindaco Accorinti è solito abusare della denominazione di “cambiamento epocale” circa l'operato dell'amministrazione, di certo l'isola pedonale permanente che partirà da domani intorno Piazza Cairoli è sicuramente una svolta nella viabilità e nello stile di vita cittadino. Se i cambiamenti troppo repentini portano generalmente un certo disorientamento, prima di abituarcisi, si spera che questo non sia, però, troppo traumatico, soprattutto dal punto di vista dell'impatto con il traffico cittadino. È questo il timore dei consiglieri comunali del centro destra che questa mattina hanno indetto un “contro-conferenza stampa” – poiché svolta parallelamente a quella della Giunta – per spiegare il punto di vista di PDL e Siamo Messina rispetto l'isola pedonale, in una città in costante emergenza per il traffico, qual è Messina. I consiglieri Trsichitta, Parisi, Crifò e Faranda del Pdl e Sottile di Siamo Messina hanno, innanzi tutto, sottolineato come, per una decisione così importante, non sia stato interpellato il consiglio comunale né prese in considerazione le commissioni consiliari. “Per l'ennesima volta siamo stati fatti fuori” – ha commentato Pierluigi Parisi – “Tutto è stato deciso senza considerare le nostre opinioni, ma sono convinto che ragionando su una questione tanto importante tutti insieme, si sarebbe potuto ottenere un risultato migliore”. C'è da dire, comunque, che l'isola pedonale rientra nel Piano Urbanistico del Traffico che verrà approvato nel corso di quest'anno, più o meno tra sei mesi. In quest'occasione il Consiglio Comunale avrà in ogni modo l'opportunità di esprimersi sul progetto, anche se, ormai, a cose fatte. Il confronto – o lo scontro – è quindi, solo rimandato.

Le previsioni del centro destra sui risultati dell'isola pedonale ideata dall'assessore Cacciola non sono ottimiste. Fermo restando il presupposto – condiviso all'unanimità – che non si può essere contro le isole pedonali, segno di civiltà e di qualità della vita, i consiglieri hanno sottolineato delle criticità e suggerito possibili alternative.

Per quanto riguarda i suggerimenti pratici, Giovanna Crifò, ad esempio, si appella pubblicamente all'assessore per ripristinare la segnaletica stradale nell'incrocio tra la Tommaso Cannizzaro e la via Cesare Battisti. Al semaforo che scende dalla Tommaso Cannizzaro sarebbe stata soppressa, infatti, la possibilità di svoltare sulla cesare battisti, con grave preoccupazione dei commercianti della via, che temono ripercussioni economiche.

“Questa non è un isola pedonale, ma un isola commerciale, fatta per fare contenti i negozianti. In tutte le città l'isola pedonale è fatta nel centro storico, affinché cittadini e turisti possano godere delle bellezze architettoniche che offre il territorio” – è il commento caustico del capogruppo Trischitta che teme un serio danno erariale che andrà a colpire soprattutto le casse dell'Atm, con la soppressione della ztl nelle zone più redditizie, ovvero dove il tagliando per il parcheggio costa un euro l'ora. Desta preoccupazione anche immaginare l'impatto del flusso di macchine che nelle ore di punta attraversa la via Garibaldi che, dovendo circumnavigare Piazza Cairoli, andranno a scontrarsi con i numerosi veicoli che transitano da sud. Da questo punto di vista, i consiglieri avrebbero guardato al cambiamento più tranquillamente se prima fosse stata fatta una prova generale di un paio di giorni per valutare il reale impatto sul traffico cittadino. Ulteriore preoccupazione espressa, questa volta, da Daniela Faranda, è la mancanza di provvedimenti propedeutici, come quello di garantire – se non potenziare- i mezzi pubblici.

Le possibili alternative di isola pedonale ipotizzate dal centro destra, più che sulla zona limitrofa a Piazza Cairoli, puntavano sulla Via Primo Settembre e sul Viale San Martino.

Come già ipotizzato da Francesco Providenti nel 1994, una soluzione che nel corso della conferenza stampa di questa mattina è stata definita “ideale” dal consigliere Sottile, è la chiusura del Viale San Martino. I vantaggi sarebbero principalmente nell'eliminare il problema dei parcheggi – in teoria, infatti, la sosta sarebbe già vietata – e dei collegamenti tramite navetta, dal momento che l'intera area è comodamente attraversata dalla linea tranviaria. Il Viale poteva essere chiuso al traffico da Piazza Cairoli alla via Santa Cecilia, ma un progetto più grande poteva ambire alla realizzazione di un isola pedonale più ambia, che procedesse dal Porto e inglobasse tutto il viale, stile “Rambla” spagnola.

L'altra alternativa, più piccola ma funzionale, è la chiusura al traffico della via Primo Settembre, un'arteria importante del centro storico cittadino, che offre bei palazzi e solitamente conduce i turisti a Piazza Duomo. Questo il “contropelo” critico del centro destra condito di suggerimenti per il futuro. Da domani, l'isola pedonale non verrà più valutata solo in teoria, ma si passerà alla verifica pratica.