Ultimatum di 10 consiglieri: entro il 31 maggio la modifica del Put in civico consesso

I primi due mesi di aspre critiche, altri due mesi di calma piatta. Il periodo sperimentale dell’isola pedonale “Cairoli” terminerà il 15 luglio e gli ultimi due mesi si preannunciano agitati come i primi.

Petizioni e contese legali a parte, torna a tenere banco il Consiglio comunale che si dovrà pronunciare in merito alla modifica del Put, il Piano Urbano del Traffico. Infatti, perché l’area pedonale si trasformi da sperimentale in definitiva è necessaria la variazione del Piano. Che non è affatto scontata. Anche perché la giunta e la maggior parte del civico consesso sono su posizioni distanti. Lo avevano dimostrato lo scorso 27 febbraio, quando il Consiglio aveva approvato una delibera di modifica dell’attuale isola pedonale, comprendendo il viale San Martino fino all’incrocio con via Santa Cecilia, ma escludendo le vie limitrofe. Lo conferma adesso un gruppo di dieci consiglieri, già in prima linea in quell’occasione, che ha lanciato, tramite interrogazione, un “ultimatum” al sindaco Accorinti, per sapere “se intenda, entro il 31 maggio, inviare al Civico Consesso il provvedimento di modifica del Put. Trascorso tale termine i sottoscritti consiglieri preannunciano che si faranno carico di presentare la delibera di modifica al Piano Generale al Traffico Urbano”.

Si tratta di Nicola Cucinotta, Pippo Trischitta, Fabrizio Sottile, Donatella Sindoni, Carmela David, Benedetto Vaccarino, Francesco Mondello, Francesco Pagano, Maria Perrone e Pierluigi Parisi, che insistono sulla delibera consiliare dello scorso 27 febbraio e chiedono la revoca immediata, in autotutela, della delibera di istituzione dell’attuale isola pedonale, considerata “un fallimento sotto tutti i punti di vista, con effetti devastanti sulle attività commerciali e sul traffico e la sicurezza della circolazione nelle aree perimetrali”.

In tre punti, le motivazioni che hanno portato al giudizio negativo:

– “Sono stati eliminati i parcheggi a pagamento posti lungo la via dei Mille e la via Giordano Bruno, causando, a causa dei consistenti mancati introiti giornalieri, un consistente ed ingiustificabile danno erariale;

– una così vasta area pedonale, in particolare nelle ore notturne durante le quali le vie sono deserte e poco sicure, necessitava di continui controlli da parte dei vigili urbani;

l’isola pedonale, così com’è stata concepita dall’Amministrazione, oltre a non superare le criticità storiche insite nella circolazione e nella sosta, ha inevitabilmente favorito alcune zone e penalizzato altre, in cui il traffico, con tutto ciò che comporta (inquinamento acustico e atmosferico) si è maggiormente concentrato”.

(Marco Ipsale)