Riesplode l’amore tra Accorinti ed il “suo” popolo. Con il Consiglio comunale sempre più muro contro muro

Qualcuno la considera una imposizione dall’alto, che non tiene conto né della viabilità né degli effetti, devastanti secondo i suoi detrattori più incalliti, sull’economia cittadina; altri la considerano il primo passo concreto verso la “civilizzazione” di Messina, che ne ha guadagnato in qualità della vita; altri ancora un inutile tormentone, che distoglie dai problemi seri che attanagliano il territorio comunale.

Comunque la si pensi una cosa però è certa: l’isola pedonale è l’argomento che più di ogni altro in questo anno di amministrazione Accorinti ha catalizzato l’attenzione, diviso i messinesi e aperto una frattura insanabile tra la Giunta ed il Consiglio comunale.

Lo scontro tra l’organo esecutivo e l’organo rappresentativo di Palazzo Zanca – sorto subito dopo l’approvazione del provvedimento di giunta relativo alla pedonalizzazione- in via sperimentale- di via dei Mille, Via Giordano Bruno, viale San Martino – si è acuito la scorsa settimana, in seguito al via libera da parte del Consiglio comunale dell’emendamento al Put (Piano urbano del traffico) che di fatto trasforma l’isola pedonale in un “atollo”, restringendo l’area pedonalizzabile alla sola Pazza Cairoli (vedi correlati).

Il sindaco Accorinti non ha gradito la scelta dei 16 consiglieri comunali fautori della drastica riduzione dell’area pedonale e ha espressamente parlato di “scelta politicamente indecente”; sui social network è immediatamente partita la battaglia “virtuale” pro isola. Ma il web è stato solo il primo punto di incontro dei partecipanti alla manifestazione che si è svolta sabato pomeriggio e ha coinvolto circa duemila persone in carne ed ossa (vedi articolo correlato).

Lungo la via dei Mille ha sfilato un corteo lunghissimo, colorato e festante, a capo del quale c’era il sindaco Accorinti. Attorno a lui , sabato pomeriggio, si è stretto non solo lo zoccolo duro del suo elettorato, gli accorintiani duri e puri che lo considerano il “salvatore della patria” qualsiasi cosa accada, ma anche gli elettori “delusi”, che in questi mesi non hanno mancato di manifestare perplessità per gli scarsi risultati ottenuti o per scelte compiute dall’amministrazione non condivise. C’erano, inoltre, pezzi di altri partiti, come ad esempio esponenti del Pd (ovviamente non genovesiano) e del Movimento Cinque Stelle.

I numeri ma soprattutto l’entusiasmo registrati in occasione della manifestazione di sabato hanno riportato la memoria indietro nel tempo, esattamente al 24 giugno 2013, quando- conosciuto l’esito del ballottaggio, il popolo accorintiano si riversò in piazza Unione Europea per acclamare Accorinti e celebrare l’inizio di una nuova era per la città. Sabato la scena si è ripetuta: i partecipanti sono scesi in piazza per difendere sì l’isola pedonale ma anche per osannare Accorinti, portatore sano di un’idea di città che vuole crescere e cambiare , iniziando dalle piccole cose, evocative però di un profondo cambiamento culturale.

I 16 consiglieri comunali che hanno cancellato l’isola pedonale “disegnata” dall’amministrazione sono riusciti –loro malgrado- in una grande impresa: far riesplodere l’amore tra Accorinti ed il suo popolo , facendo riconquistare al sindaco il consenso perso nel corso dei mesi. Piaccia o no la manifestazione di sabato è destinata a lasciare il segno in una città come la nostra generalmente dormiente ed apatica, in cui tutti si lamentano di tutto ma nessuno vuole muovere un dito per cambiare lo status quo, preferendo sempre delegare gli altri.

Sabato pomeriggio il termometro segnava una temperatura di trenta gradi all’ombra e duemila persone hanno deciso di invadere l’isola, che non era né Stromboli né Salina -come avrebbero suggerito le favorevoli condizioni meteorologiche- ma solo quella formata in centro città da “quattro strade chiuse”, come l’hanno sempre etichettata i maggiori oppositori dell’area pedonale.

Accorinti incassa il successo e porta a casa. Resta tuttavia aperto anzi apertissimo il fronte con il Consiglio comunale. Che non retrocede di un millimetro, anzi rilancia la sfida. Con una interrogazione che suona come una rinnovata dichiarazione di guerra, i consiglieri comunali, Nicola Cucinotta (Pd) Pippo Trischitta (Fi)ed Andrea Consolo (Udc) , sollecitano il sindaco a dare mandato al dirigente Pizzino per rendere immediatamente operativa la modifica apportata al Put, così come emendato dall’Aula .

Secondo Cucinotta Trischitta e Consolola volontà manifestata pubblicamente dal Sindaco di non volere eseguire la delibera del Consiglio Comunale e, quindi, mantenere l’illegittima isola pedonale sperimentale – oltre ad esporre il Comune di Messina ad azioni di risarcimento e causare alle casse comunali il danno erariale del mancato introito di circa € 2000,00 al giorno, derivante dai parcheggi a pagamento posti nelle vie non ricomprese nella nuova area pedonale – potrebbe anche configurare i reati di omissione di atti d’ufficio e di abuso d’ufficio”.

I tre consiglieri comunali – ai quali ,secondo quanto dichiarato dagli stessi scriventi, dovrebbero aggiungersi altri colleghi- hanno chiamato in causa anche la Procura della Repubblica , a cui hanno inviato la loro interrogazione “per formare parte integrante degli esposti già presentati, con l’assistenza dell’avv. Carlo Autru Ryolo, da numerosi cittadini ed esercenti attività commerciali, ed al fine di verificare se, dall’esposizione dei suddetti fatti, possano configurarsi i reati di omissioni di atti d’ufficio e di abuso di ufficio, e di ogni altro reato che dovesse essere ravvisato, da parte del Sindaco e dei componenti la Giunta Comunale”.

L’interrogazione di Cucinotta, Trischitta e Consolo è finita anche nella scrivania dei giudici della Corte dei Conti, Sezione Sicilia, affinché accerti se gli atti posti in essere dalla Giunta per istituire l’isola pedonale nel periodo sperimentale e la mancata esecuzione della delibera n. 19/C adottata il 29.7.14 dal Consiglio Comunale abbiano determinato, sin dal 9.1.14 e, comunque, dal 29.7.14, un danno erariale per il Comune di Messina corrispondente al mancato introito giornaliero ( circa € 2.000,00 ) derivante dai parcheggi a pagamento posti all’interno dell’isola pedonale sperimentale”

Tra il sindaco Accorinti ed il Consiglio comunale, dunque, è sempre più muro contro muro.

Danila La Torre