Vento dello Stretto si appella al Consiglio: “rivedete il provvedimento”. Critiche al Sindaco

“Chi compie atti intimidatori è un cretino. La tematica è importante ma il dibattito deve restare nell’alveo della civiltà, non siamo nel Bronx e non ci vogliamo andare”. Esordisce così il consigliere comunale Piero Adamo oggi al tavolo con i colleghi di Vento dello Stretto per tornare a parlare di isola pedonale. L’intimidazione a cui si riferisce Adamo è quella subita dal Bar Santoro di piazza Cairoli, un episodio triste e da condannare sotto tutti i punti di vista. Vento dello Stretto ha voluto dire la sua dopo le polemiche di questi giorni, fare alcune precisazioni e mettere i puntini sulle “i”. A spiegare la posizione del movimento, che conta un esponente in Consiglio e uno nella IV Circoscrizione, il consigliere Daniele Travisano, è chiara: favorevoli fin dall’inizio all’isola pedonale, ma non nel modo in cui l’aveva concepita l’amministrazione Accorinti. Il presidente Ferdinando Croce spiega i motivi: “E’ mancato un progressivo miglioramento dell’isola che poi ha condotto i commercianti all’esasperazione. Se ci fosse stato un confronto vero ed una partecipazione concertativa reale non si sarebbe arrivati allo scontro”. Per Vento dello Stretto adesso si può valutare l’ipotesi di rimettere mano alla questione, magari proporre una nuova delibera, ma ascoltando e cercando di mettere insieme le esigenze di tutti. “Nel dire che l’isola pedonale che abbiamo avuto in questi mesi era solo una strada chiusa c’è un fondamento di verità, anche se questo non giustifica le scelte operate dal Consiglio. E’ stato un referendum su Accorinti, per contare favorevoli e contrari. Nel frattempo lui era distratto e impegnato nei suoi gesti dimostrativi sul cavalcavia” ha commentato Croce.

Per Vento dello Stretto l’isola non doveva essere cancellata. “Faccio un appello ai colleghi a ripensare il provvedimento” ha dichiarato Piero Adamo che ha voluto anche sottolineare l’importanza che avrebbe dovuto avere la discussione del Piano Urbano del Traffico, che invece si è limitata alla sola isola pedonale. “Molti argomenti non sono stati affrontati per la fretta di portare a casa il risultato, ma la prova muscolare messa in atto in aula non è servita a nessuno” dice Adamo che contesta il Sindaco sia per le dichiarazioni contro il Consiglio, sia per l’assenza di coinvolgimento di tutte le parti coinvolte nella questione. In realtà, andando indietro di qualche mese con la memoria, c’è stata una lunga serie di tavoli e riunioni prima di decidere dove e come fare questa isola pedonale. “In quei vertici le associazioni di categoria facevano discorsi campanilistici, l’amministrazione mostrava rigidità dei ragionamenti, Ai tavoli ci si sedeva ma non si parlava di isola” dichiara ancora Adamo.

Vento dello Stretto vuole dire basta però al clima di tensione che si è creato in questi giorni attorno all’argomento isola. “Abbiamo letto e sentito espressioni troppo colorite contro i consiglieri no isola, la violenza, anche verbale, merita solo biasimo. E una strigliata anche per il Sindaco Accorinti che subito dopo il voto dell’aula non le ha certo mandate a dire ai consiglieri comunali. “Sono molto dispiaciuto per le dichiarazioni del primo cittadino. Nonostante sia un Sindaco “peace e love” non risparmia critiche inappropriate e inopportune. Pretendo che chieda scusa all’intero Consiglio”.

Francesca Stornante