Sì viale San Martino, no via dei Mille. La proposta di un gruppo di consiglieri comunali

L’isola pedonale della discordia. Approda in Consiglio comunale un documento stilato dal consigliere Nicola Cucinotta in collaborazione con altri dieci consiglieri. L’obiettivo è quello di invitare l’amministrazione comunale ad apportare velocemente alcune modifiche all’area in vigore. A sostenere l’idea anche la Confcommercio e la Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi.

Cosa prevede la proposta? In sintesi, riaprire al transito l’intera via dei Mille e prolungare, invece, l’isola pedonale del viale San Martino sino all’incrocio con la via Santa Cecilia.

“Il documento – precisa Cucinotta – è condiviso da gran parte del civico consesso ma è passibile di modifiche da discutere insieme al Dipartimento della Mobilità”. Vi si legge che l'istituzione dell'isola pedonale è "segno di lungimiranza e visione futura", ma che ai vari incontri propedeutici "mai è stato invitato il presidente della commissione comunale al commercio né i rappresentanti delle associazioni dei consumatori e dell'Aci". Gli undici consiglieri ricordano che, nelle due sedute della commissione consiliare alla mobilità, non è stato dato parere favorevole al modo in cui è stata concepita l'isola pedonale e che prima ancora dell'approvazione della delibera erano state richieste modifiche ed integrazioni che sono state ignorate.

La scelta a favore del viale San Martino non è dettata solo da motivi idealistici ma anche pratici: non sono presenti parcheggi a pagamento, contrariamente a via dei Mille, e "le asfittiche casse comunali – scrivono i consiglieri – non possono sopportare i mancati introiti"; ancora, l'attuale area pedonale "necessita di continui controlli da parte dei vigili urbani, alle prese con le annose carenze d'organico, che non potranno certamente assicurare, in particolare nelle ore notturne, nelle quali le vie sono deserte e poco sicure".

Tra le richieste, anche il ripristino del senso di marcia della via Risorgimento, la previsione di un costo di 50 centesimi per la sosta inferiore a mezz'ora nelle vie adiacenti all'isola e la sosta gratuita per le auto elettriche.

Senza entrare nel merito della “disputa” tra viale San Martino e via dei Mille, che rientra nel campo delle opinioni, l’attuale piantina presentata dai consiglieri (nella foto, in blu l’area pedonale, in bianco l’area da riaprire al traffico) prevede anche la riapertura di un isolato di via Giordano Bruno, che non apporterebbe sostanziali modifiche alla viabilità, ma che andrebbe ad influire sulla pedonalizzazione di piazza Cairoli.

Se si propende per la pedonalizzazione di viale San Martino, poi, è necessario chiudere al transito veicolare anche i piccoli tratti, immediatamente a monte e a valle del viale, di via Camiciotti, via Luciano Manara e via Nino Bixio, che viceversa resterebbero “monchi”. E’ lo stesso provvedimento che è stato adottato, con giusta logica, per la via dei Mille. Si tratterebbe, dunque, solo di “trasferirlo” sul viale San Martino.

E mentre i consiglieri comunali discutono delle proposte per modificare l’isola pedonale, c'è chi continua la “battaglia” per chiedere di sospenderla e rinviarla ad un secondo momento. “Siamo storicamente favorevoli all’istituzione dell’isola pedonale in centro – scrive Dino Giuttari, in rappresentanza di un gruppo di commercianti, in una lettera inviata al sindaco -, ma così non va. Ho raccolto lo straziante grido di dolore dei commercianti interessati dalla vostra pur lodevole, nelle intenzioni, iniziativa. Ho visto lacrime e disperazione. L'amministrazione comunale prenda atto che l’isola pedonale sta uccidendo tutte le attività insediate e spegnendo definitivamente le pur esigue speranze di ripresa dalla devastante crisi dei consumi in atto. Accertato che il test della viabilità può ritenersi riuscito, si sospenda l’isola e si fissi una nuova data, dopo aver trovato nuovi accordi con gli imprenditori e le associazioni di categoria, al fine di rendere l'iniziativa dell'isola pedonale una vera occasione per migliorare il decoro e l'appeal della città e rendere più serena e gioiosa la vita di tutti i suoi cittadini”.

(Marco Ipsale)