Contrada Aranciarella, villaggio Curcuraci, a rischio isolamento: passaggio “off-limits” anche ai mezzi di soccorso

L’ultima nota inviata agli uffici competenti è datata 20 febbraio 2010. Ma le prime segnalazioni di pericolo che riguardano il passaggio carrabile in contrada Aranciarella (Villaggio Curcuraci), da parte del vice-presidente del VI quartiere, Paolo Maggio, portano la data del 2008, pochi mesi dopo l’inizio del mandato amministrativo. Peccato però che da allora e fino ad oggi, secondo quanto dichiarato dal consigliere, da parte del dipartimento mobilità urbana, “investito” del problema, non sia giunta alcuna risposta. Unico cambiamento, con il passare del tempo, l’aggravarsi della situazione a discapito dei tanti cittadini che per giungere nelle proprie abitazioni sono costretti ad usufruire del malconcio ponticello di collegamento.
«La contrada è divenuta ormai da anni – scrive il consigliere Maggio – a seguito dell’insediamento di numerosi nuclei familiari, una zona ad alta densità abitativa. Il passaggio che consente di arrivare alle case, oltre che essere ridotto in pessime condizioni, ha una dimensione che renderebbe difficoltoso, in caso di emergenza, anche il passaggio dei mezzi di soccorso. Spesso, inoltre, risulta impercorribile perché in occasione di piogge intense e di piena del torrente (Guardia), l’accumulo dei detriti ostacolo lo scorrimento delle acque e ne rende rischioso l’attraversamento». Le difficoltà di transito che interessa i mezzi di soccorso rende inoltre particolarmente complicato l’azione dei vigili del fuoco che spesso, nei mesi estivi, si trovano impegnati nello spegnimento di grossi roghi che interessano (come avvenuto anche la scorsa estate) le colline che abbracciano la Strada Panoramica dello Stretto, ricche di vegetazione e facilmente “infiammabili”.
Dal 2008 ad oggi, dunque, i problemi non sono cambiati, così come non sono cambiate le richieste (allegata all’ultima nota anche la raccolta firme degli abitanti) che il vice-presidente del quartiere ha inoltrato agli uffici preposti, che ha investito del problema anche la Procura delle Repubblica. Considerate, infatti, le condizioni di pericolo a cui sono sottoposti i cittadini di contrada Aranciella, il consigliere Maggio ritiene che la vicenda possa determinare un “interessamento” anche degli organi giudiziari. Nella speranza che ciò avvenga prima dell’irreparabile. (ELENA DE PASQUALE)