Caso larve al Policlinico, il ministro Fazio dispone l’invio di ispettori

Sabato la notizia della denuncia presentata dai parenti del paziente ricoverato nel reparto di rianimazione del Policlinico per la presenza di alcune larve di insetti in una delle narici del paziente, ieri, lunedì 18 luglio, la morte dell’uomo, ricoverato presso la struttura universitaria da oltre due mesi. Oggi, martedì 19 luglio, la notizia dell’invio, da parte del Ministro della Saluta Ferruccio Fazio, di ispettori ministeriali chiamati ad effettuare le opportune verifiche, come annunciato in una nota ministeriale.
«Se la denuncia dovesse essere confermata – spiega Fazio – si tratterebbe di un fatto di inaudita gravita’, incompatibile con il livello di civilta’ e di umanita’ cui devono ispirarsi le strutture sanitarie».

Tante e forse inevitabili le reazioni piovute ieri alla notizia della morte del paziente: ad intervenire diverse associazioni di consumatori e anche l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo: anch’egli ha disposto una serie di accertamenti sulla vicenda tramite l’invio di propri “emissari”.

A proposito di Russo, interviene oggi il deputato del Pdl Giuseppe Limoli: «Ci si augura – dichiara – che l’assessore tra una “fuga” dall’Ars e la costituzione di una propria corrente politica, trovi il tempo per spiegare le raccapriccianti vicende accadute al Policlinico e al Papardo di Messina. Il venire a conoscenza – prosegue Limoli – che un paziente prima del decesso, ricoverato nella Rianimazione del Policlinico di Messina, avesse delle larve che gli fuoriuscivano dalle narici, e che nell’obitorio del Papardo della stessa città vi fosse un cadavere pieno di formiche e di insetti, impone una riflessione: è forse questo il modello della sanità in Sicilia di cui tanto si incensa l’assessore Massimo Russo?”.
Nell’esprimere solidarietà e rispetto ai familiari delle vittime di cotanta malasanità – conclude – si preannunciano la presentazione di due interrogazioni parlamentari e la richiesta al Presidente della Commissione sanità dell’Ars di convocare immediatamente in audizione il dr. Russo , i manager e i responsabili sanitari delle due strutture interessate»

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