L’Autorità Marittima dello Stretto resta a Messina

L’Autorità Marittima di Navigazione dello Stretto non verrà soppressa. E’ stato infatti approvato l’emendamento alla legge di stabilità proposto dal duo di deputati messinesi Garofalo e Germanà.

Ad annunciarlo è proprio Germanà: “Esprimo profonda soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento presentato al decreto legge di stabilità in tandem con Enzo Garofalo. In una prima formulazione, era contenuta nel decreto la previsione della soppressione dell’Autorità Marittima dello Stretto, la cui sede è, deve necessariamente essere e rimarrà a Messina. L’impegno preso, in primis dal nostro segretario Angelino Alfano, con la cittadinanza e l’intera comunità messinese, è stato rispettato grazie ad un incessante lavoro di squadra ed alla fondamentale conoscenza della questione di Garofalo, forte della sua esperienza maturata in qualità di presidente dell’Autorità Portuale. Sono convinto che questo è il primo atto a sigillo di una nuova stagione di impegno e rinnovamento volto al rilancio della nostra città che ritornerà a ricoprire il suo naturale ruolo di leadership nell’orizzonte mediterraneo”.

Alla notizia esulta anche Garofalo: “La Capitaneria di Porto di Messina assumerà la denominazione di Capitaneria di Porto – Autorità marittima dello Stretto ed avrà le competenze dell’Autorità in materia di controllo dell’area Vts dello Stretto e di ricerca e soccorso alla vita umana in mare. Avevamo promesso che non avremmo consentito questo scippo alla nostra città e siamo felici di avere vinto questa battaglia. Un grazie anche a Francantonio Genovese che ha sostenuto questo emendamento evidenziando al relatore Beretta (pd), in sede di lavori parlamentari, l’importanza di esprimere parere favorevole sullo stesso”.

In Italia esistono 15 suddivisioni amministrative marittime (direzioni), una per ogni regione che ha sbocco sul mare, tranne che in Sicilia e in Sardegna dove le direzioni marittime sono due. In Sicilia, ci sono già a Palermo e Catania. La direzione marittima è il comando gerarchicamente più elevato e ad essa sono assoggettate le capitanerie di porto.

Messina non è quindi sede di direzione marittima, ma è sede dell’Autorità Marittima di Navigazione dello Stretto, unica istituzione del genere in Italia. L’Autorità Marittima, infatti, ha rango corrispondente, sul piano gerarchico organizzativo, a quello di Direzione Marittima. Ha funzioni in materia di sicurezza della navigazione, controllo e monitoraggio del traffico marittimo quale Autorità VTS dello Stretto di Messina, di ricerca e di salvataggio della vita umana (S.A.R.) e gestione delle emergenze, in 1° e 2° situazione operativa, quale Centro secondario di soccorso marittimo (XV M.R.S.C. Maritime Rescue Sub Center), nell’area di sicurezza dello Stretto. L’iscrizione delle navi al registro navale, però, resta di esclusiva competenza delle direzioni marittime: è il motivo per cui sotto il nome delle navi leggiamo il nome di Catania o Reggio, sedi di direzione marittima.

Alla notizia della soppressione, erano stati proprio Garofalo e Germanà a preannunciare battaglia. Diverse erano state anche le voci a loro sostegno. Su tutte, quella del presidente di Confindustria, Ivo Blandina, che aveva chiesto che Messina diventasse sede di direzione marittima. Per questo, ci sarà tempo. Intanto, in città, resta la sede dell’Autorità Marittima di Navigazione dello Stretto.
(Ma. Ip.)