Nuova via don Blasco, obiettivo inizio lavori a novembre

Entro il prossimo 2 giugno, la Rina Check dovrà consegnare al responsabile unico del procedimento, l’ing. Domenico Manna, il verbale di validazione del progetto della nuova via don Blasco. E’ questo il prossimo passaggio nell’iter di avvicinamento all’inizio dei lavori.

“Subito dopo, il rup lo invierà alla Regione, chiedendo il decreto di finanziamento”. A spiegare l’iter è il progettista, l’ing. Antonio Rizzo, che è stato ascoltato nel corso di una seduta della VII commissione consiliare. “I fondi potrebbero giungere nell’arco di 15 giorni – dice Rizzo -, poi l’Urega avrà tra 45 e 52 giorni di tempo per preparare la gara d’appalto che, a questo punto, potrebbe essere pubblicata nel mese di agosto. Ci sarà poi un mese di tempo per presentare le offerte, dunque a settembre, e poi l’apertura delle buste. Se non ci saranno intoppi, soprattutto si spera nessun ricorso giudiziario, i lavori potrebbero iniziare anche a novembre. E’ questo il cronoprogramma che abbiamo presentato alla Regione, che ci chiedeva la spendibilità dei fondi nel 2015. Ipotizziamo che si possa lavorare per due mesi. Poi ne serviranno altri 18, da contratto, per un totale di 20”.

La conclusione nell’estate 2017? E’ presto per dirlo, anche perché gli imprevisti sono sempre “in agguato”, come quello della validazione del progetto. L’ing. Rizzo ha ripercorso le tappe che hanno condotto alla situazione attuale. Sin da quando, a marzo dello scorso anno, il presidente Crocetta giunse in città per la firma della convenzione, con l’obiettivo di arrivare alla gara d’appalto entro pochi mesi. A giugno, invece, la stessa Regione chiese un aggiornamento del progetto in base al nuovo codice degli appalti. Dopo un lungo tira e molla, il Comune decise di adempiere alla prescrizione per non perdere ulteriore tempo.

L’opera avrà un costo di 27 milioni di euro, dei quali 5 finanziati dall’Autorità Portuale e la parte restante al 70 % dallo Stato e al 30 % dalla Regione. 5 milioni la somma prevista per gli espropri con procedura di pubblica utilità, dei quali 1 milione e mezzo per le aree ex ferroviarie. Saranno abbattute le “Case D’Arrigo”, che intralciano il percorso, così come altri fabbricati di piccole attività commerciali che dovranno trasferirsi altrove. Ma quest’iter potrebbe rallentare l’inizio dei lavori? “No – ci spiega l’ing. Rizzo – perché si tratta di ‘criticità’ su 200 metri rispetto ad un percorso di 3 chilometri e 800 metri e i lavori dovranno iniziare contemporaneamente in più punti. Le lettere di avviso sono comunque già partite”.

Dall’attuale via don Blasco, infatti, la nuova strada risalirà su via Santa Cecilia e s’inoltrerà lungo l’ex area ferroviaria della “piccola velocità”. Nella parte bassa del viale Europa, poi, sarà realizzata una rotatoria lì dove attualmente sono posizionati una decina di box del “mercatino delle pulci”. Anch’essi andranno abbattuti e i sette operatori saranno trasferiti. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale dovrebbero andare nel nuovo mercato Zaera, quando sarà realizzato, e, nel frattempo, all’ex Ittico insieme agli altri commercianti dello Zaera. E’ qui, tra viale Europa e via Salandra e tra via Salandra e via Maregrosso, che si procederà alle demolizioni più corpose ed alle nuove interconnessioni anche con via Acireale, per giungere, infine, al viale Gazzi.

(Marco Ipsale)