Debiti fuori bilancio, Mondello segnala “anomalie” e chiede di mandare le carte alla Procura della Corte dei Conti

Ci sarebbero delle “anomalie” nella procedura seguita dal Comune di Messina per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. A segnalarle è il consigliere comunale dell’Udc Franco Mondello, che dopo aver più volte acceso i riflettori sul delicato argomento nelle sedute di commissione bilancio ha deciso di inviare una nota al Collegio dei revisori dei conti, e per conoscenza alla presidente del Consiglio comunale Emila Barrile e al ragioniere generale Antonino Cama. Con l’invito esplicito di chiamare in causa la Procura della Corte dei Conti, che ha come compito quello di verificare eventuale danno erariale.

In particolare, l’esponente centrista solleva forti dubbi sulla legittimità del percorso seguito dall’amministrazione comunale, che ha mandato in Consiglio Comunale debiti fuori bilancio sorti da sentenza esecutiva e già saldati dai Dipartimenti. In pratica i consiglieri comunali dovrebbero effettuare un riconoscimento “postumo”.

Secondo Mondello l’iter seguito contrasta con il parere espresso dalla Corte dei Conti Sezioni di controllo per la Regione Siciliana, che nella Camera di consiglio del 23 aprile 2015 ha emesso la deliberazione n° 177 a seguito di parere richiesto dal Sindaco del Comune di Modica. Ente che come il Comune di Messina ha adottato il piano di riequilibrio, tutt’ora all’esame della commissione ministeriale.

Il consigliere dell’Udc specifica nella sua lettera che la Sezione di Controllo ha evidenziato la non correttezza sotto il profilo contabile del pagamento del debito nascente da sentenza esecutiva prima del suo riconoscimento da parte del Consiglio Comunale. La magistratura contabile altresì stabilito che, in assenza di deliberazione di riconoscimento ex art. 194 TUEL, gli uffici non sono autorizzati al pagamento dei debiti fuori bilancio solo per il semplice fatto che l’ente ha approvato e rimodulato il piano di riequilibrio finanziario; e ancora che durante l’esercizio provvisorio di un ente con in ballo la procedura di riequilibrio pluriennale finanziario non si possono riconoscere debiti fuori bilancio.

Mondello ricorda quindi nella sua lettera di aver già chiesto in commissione di procedere con la revoca in autotutela delle delibere non in linea con la deliberazione 177 e chiede ai due revisori dei conti di Palazzo Zanca, Federico Basile e Giuseppe Zingales « di potenziare l’attività di monitoraggio e controllo sulle proposte di delibere fuori bilancio alla luce del parere n° 177 del 13 maggio 2015 della Corte dei conti Sezione di controllo Regione Siciliana, verificando se sono riconoscibili ai sensi dell’articolo 194 del decreto legislativo 267/2000». Invita inoltre i revisori a trasmettere le delibere consiliari e le determinazione di liquidazione alla competente Procura Regionale della Corte dei Conti. (DLT)