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Judo, Lorenzo Rigano oro all’European Open di Zagabria

Lorenzo Rigano ha conquistato la medaglia d’oro nei 90 kg a Zagabria, nella seconda giornata di un European Open in cui la squadra dell’Italia ha chiuso al primo posto nel medagliere.

L’atleta è nato a Santa Teresa e sportivamente si è formato nella palestra Airon judo ’90 di Furci Siculo del maestro Corrado Bongiorno. La stessa palestra che ha portato alle Olimpiadi di Pechino e Rio Giannicola Casale (di Furci) ed Elios Manzi (di Santa Teresa).

Il Meastro Bongiorno è anche tecnico federale ed è stato soddisfatto della ripresa delle competizioni, dichiarando: “È ottimo punto di ripartenza dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia e sono sicuro che darà ai nostri ragazzi gli stimoli giusti per competere con le massime espressioni del judo internazionale”.

La prestazione di Lorenzo

Vincenzo ha superato in finale il ceco Jiri Petr, sul podio della categoria 90 kg insieme a loro anche il polacco Sebastian Oldak e l’olandese Tigo Renes. “Sono felicissimo per questa medaglia – ha detto Lorenzo Rigano – che ha un valore in più considerando il lungo periodo di stop che ho vissuto a causa del Covid.

Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine durante la preparazione di questa gara, in particolare il mio coach Antonio Ciano con il quale sto svolgendo un ottimo lavoro, le Fiamme Gialle, il mio maestro Corrado Bongiorno, che è sempre al mio fianco, mia mamma che mi segue sempre, la mia ragazza che mi supporta a distanza e tutta la mia famiglia”.

L’Italia all’European Open

L’eccellente prestazione del ventiquattrenne di Santa Teresa si aggiunge alle ottime prove anche di Alessandra Prosdocimo, argento nei 78 kg; Vincenzo D’Arco, argento nei +100 kg; Irene Pedrotti e Gennaro Pirelli, quinti rispettivamente nei 70 e 90 kg.

Con queste aggiunte di metallo pregiato la nazionale italiana è rimasta davanti a tutti nel medagliere che recita: 3 oro, 3 argento, 5 quinti, 3 settimi posti per un totale di 14 atleti piazzati. Preceduta la Spagna, seconda con 2 oro, un argento, 2 bronzo e 4 quinti.

Corrado Bongiorno a questo proposito ha aggiunto come “nel nostro gruppo ci siano grandi qualità che fanno ben sperare per un futuro roseo della nostra nazionale. Sicuramente c’è sempre tanto da migliorare, ma a mio avviso le basi su cui poter lavorare sono buone“.