È un’atmosfera speciale quella che si respira percorrendo la via Pozzo dei Goti, trasformata in opera d’arte dal talento del Collettivo Flock. Alla riscoperta di un lato nascosto di Barcellona Pozzo di Gotto: “Una dimensione onirica, un non-luogo dove l’espressione artistica è la chiave per focalizzarsi su ciò che si era inconsapevolmente dimenticato” – spiegano i membri del collettivo. La kermesse si è aperta ieri, e sarà visitabile sino al 28 agosto.
Nella serata inaugurale, ospiti d’eccellenza sono stati i Battitori dei Peloritani, “batteristi siculi che si riuniscono appassionatamente per formare una jam session dal sapore sanguigno e viscerale”. A seguire, è toccato a Rycott esibirsi nel suggestivo cubo allestito per le performance. L’artista si definisce “una fusione di elettronica, ambient, IDM e downtempo per un progetto che vuole suscitare la voglia di scoprire quale forma possono ancora assumere le emozioni”, ed è stato accompagnato dal visual artist Aurelio Calamuneri, in arte VJY.
La manifestazione è visitabile fino al 28 agosto, ogni giorno a partire dalle 19. A esibirsi stasera sarà Giovanni Impellizzeri, poeta e performer milazzese, che reciterà Le Toi de Moi/Neverending Poem. Le opere sono di Alessio Barchitta, Guttae, Barbara Bordoni, Cecilia Mentasti, Ezio Roncelli, Federica di Pietrantonio, Flavia Albu, Giovanni Impellizzieri, Giulio Locatelli, Guglielmo Zalukar, Lucrezia Zaffarano, Marcella Cilona, Matteo Montagna, Nilo Australi, Santino Sipione, Serena Laborante, Roger Simon, Virginia dal Magro, Dejan Karin..
POZZO DEI GOTI IN ARTE – 25, 26, 27, 28 agosto 2016
Venerdì 26
Ore 22:00 – Le toi de moi, neverending poem, Giovanni Impellizzieri
Sabato 27
Ore 22:00 – Immaginaria, Viviana Isgrò
Ore 23:00 – Orlando pazzo per amore, reading e live body painting, Natale Spinella, Vanessa Schiavone, Maria Cristina Recupero
Domenica 28
Ore 22.30 – Fuoco e Serpenti, Noel
Tutti i giorni
Dalle ore 18:00 – Carta, forbici e tastiera. Workhop per i più piccoli a cura di Annamaria Fricano, Giuseppina
Chiara Cassata, Marta Mecozzi