jonio (da non usare)

La “Bestia” leghista passa da S. Teresa di Riva. Facebook chiude pagina sospetta

S. TERESA DI RIVA – La “Bestia” leghista, la macchina della propaganda politico-elettorale, passa anche da S. Teresa di Riva, il paese della riviera jonica messinese balzato agli onori delle cronache nazionali in seguito alla tagliola di facebook sulle pagine che in Italia divulgherebbero notizie false. Il social network di Mark Zuckerberg ne ha chiuse 23  (pro Lega e M5S) per complessivi 2 milioni e mezzo di follower. Tra esse “Lega Salvini premier Santa Teresa di Riva” (16.581 follower), che in origine era “Associazione allevatori della provincia di Messina” e successivamente trasformata, dopo un paio di passaggi graduali per scongiurare l’immediato stop di fb. La pagina ha così mantenuto i like degli allevatori, pur essendo diventata un contenitore di natura politica.

Le segnalazioni sono state inoltrate da Avaaz, organizzazione non governativa che si occupa di diritti umani, campagne sociali e ambientali. Nella pagina “Lega Salvini premier Santa Teresa di Riva” era apparso tra l’altro un video (che ha fatto registrare 10mila visualizzazioni) di un’auto che sarebbe stata distrutta da alcuni migranti. Ma la “denuncia” non risulta vera in quanto quelle che scorrevano nel video erano in realtà le immagini di un film.

Il popolo di facebook a S. Teresa di Riva si è diviso. In tanti si dicono indignati. Altri commentano con un sorriso. L’unica cosa certa è che quella pagina che è stata chiusa faceva migliaia e migliaia di visualizzazioni e interazioni. Rimane aperto un gruppo (“Tutti con Salvini Lega Santa Teresa di Riva-Me”) che conta poco più di 5mila membri.

“Il nome del paese di S. Teresa di Riva – commentano i residenti – è balzato su tutti i tg nazionali e su tutte le testate online o cartacee dei maggiori quotidiani italiani. Preferivamo avere questa notorietà per altri motivi, ad esempio il primato della nostra spiaggia dove è stata piantata per il terzo anno consecutivo una delle sette bandiere blu assegnate alla Sicilia dalla Fee, la Foundation for Environmental Education”.