Politica

La grande mobilitazione per piazza Cairoli… e De Luca fa una clamorosa retromarcia

Chi di social ferisce, di social perisce. Evidentemente dev’essersene accorto ieri pomeriggio il sindaco De Luca, dopo il coro variegato di no che si è scagliato contro la decisione incomprensibile di riaprire piazza Cairoli al traffico. La richiesta è arrivata dal comitato MessinaInCentro capeggiata da Lino Santoro e supportata da un centinaio di firme di commercianti che vogliono che si torni a scorrazzare liberi intorno alla piazza.

Ma la stragrande maggioranza dei messinesi sembra essere totalmente contraria. E lo ha detto a chiare lettere nel giro di pochissime ore, soprattutto su Facebook.

Anche il sondaggio lanciato dal nostro giornale ha raggiunto in pochissime ore una percentuale schiacciante di sì all’isola. La consultazione è ancora aperta e potete esprimere il vostro voto nostra pagina Facebook

La mobilitazione social

Sono nati una serie di eventi promossi per salvare l’isola pedonale di piazza Cairoli, per mobilitarsi contro una scelta definita insulsa e controcorrente rispetto alla direzione in cui si muove il mondo. Sono pronte raccolte firme e iniziative per far sentire la voce dei tanti che vogliono che piazza Cairoli resti chiuse alle auto e aperta a chi vuole passeggiare senza clacson, pericoli, doppie file. Non è mancata neanche la satira con l’evento “Menzufriddu in doppia fila Accairoli”.

Il dietrofront


Così, di fronte al polverone che si è alzato, De Luca ieri sera ha fatto una clamorosa marcia indietro. E ha spiegato che la giunta si è «limitata a recepire una legittima istanza della cittadinanza sulla quale l’organo che dovrà pronunciarsi è sempre il Consiglio Comunale». Quindi, l’annuncio che era stato dato dopo la consegna delle firme di riapertura della piazza dal lunedì al venerdì è stato ribaltato dopo poche ore da un sindaco e un’amministrazione in evidente imbarazzo.

De Luca ha anche trovato un escamotage per tentare di evitare la figuraccia e ha spiegato che «il ruolo della Giunta è quello di recepire una proposta, legittimamente e democraticamente avanzata dai cittadini, e promuovere l’esame della stessa da parte del Civico consesso al quale spetta, in via esclusiva, decidere sulla pianificazione urbanistica e viaria della città».

In realtà per i progetti sperimentali e temporanei, così come per esempio avviene a Natale per via dei Mille, non serve il voto del consiglio. E in questo caso piazza Cairoli avrebbe dovuto riaprire intanto per tre mesi in via sperimentale.

Francesca Stornante