cronaca

La mappa del piacere a Messina, nomi e luoghi del giro di squillo

MESSINA – Si trovavano in pieno centro, tra piazza Duomo e via Duca degli Abruzzi, le case affittate agli sfruttatori delle “lucciole” scoperti dai Carabinieri di Messina. Ma anche a Giardini Naxos e Taormina.

Le donne erano di origini domenicane, colombiane, venezuelane, quasi sempre straniere, arruolate dal messinese Maurizio Spadaro che, appoggiandosi ad altri, affittava loro gli appartamenti e offriva ogni genere di assistenza logistica, dalla documentazione alle sim, dagli autisti alla gestione degli annunci on line.

Gli appartamenti venivano affittati a prezzi “gonfiati” rispetto alle medie di mercato e, secondo gli investigatori, gli affittuari erano assolutamente consapevoli di quel che vi accadeva all’interno. E’ questa l’ipotesi di accusa anche per altre tre messinesi: Alberto, Giuseppe e Riccardo Calapai.

Ventitrè le denunce scattate alla fine dell’inchiesta, affidata ai sostituti procuratore Roberto Conte e Marco Accolla e condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo, ai comandi del tenente Alice Candelli (nella foto) L’avviso di conclusione indagini è stato siglato anche per Giuseppe Di Giuseppe (Giardini Naxos), Giovanni Di Vincenzo, Giovanni Forestieri, Francesco Gemelli, Marco Giudice, Emanuele Giuliano, Marco Malta, Salvatore Mastroeni, Gabriele Molica, Giuseppe Paino (Lipari), Cosimo Pantè, Anna Portinaio, Stelian Sebastian Ruge, Giuseppe Salvadore, Simone Sciuto, Antonino Silvestri, Giampiero Strano (Piedimonte Etneo), Antonino Tedeschi, Bettania Elizabeth Urena.