Cultura

La messinese Simona Moraci torna in libreria con “L’eterno”

MESSINA – Si chiama “L’eterno” ed è il nuovo libro di Simona Moraci, edito da Marlin editore per la collana “Mondi Sommersi”, in libreria e nei negozi online dal 24 novembre. La scrittrice messinese torna in libreria dopo il grane successo di “Duecento giorni di tempesta”, vincitore del Premio l’Iguana Anna Maria Ortese 2021 e segnalato da Aldo Cazzullo al Premio Strega 2022. Nei giorni scorsi, in attesa di una prima presentazione, un affollato firmacopie alla libreria Bonanzinga di Messina.

La trama

A Parigi una serie di efferati delitti sconvolge la Banlieue. Sandro, un giornalista dal passato difficile, indaga su un serial killer che sbrana le proprie vittime a morsi. Sullo sfondo un giro di droga e prostituzione che fa capo ad un insolito nightclub, L’Arcangelo. In questa inchiesta è aiutato dalla donna che ama e che cerca di riconquistare, Irene. Anche lei è una giornalista impegnata a seguire, per un’importante testata italiana, una mostra sul Romanticismo nero, che nasconde inquietanti presenze. C’è qualcun altro, infatti, che vuole “riconquistare” Irene: per le vie del Marais aleggia l’ombra inquieta di chi esiste sin dall’origine dei tempi, più vicino a Dio di qualsiasi essere, anche se maledetto: Ethan, l’Eterno. Sarà il compiersi di un’antica profezia a legare gli eventi di questo noir dalle sfumature gotiche.

Nella narrazione l’elemento reale s’intreccia con quello soprannaturale, in una storia intrisa di mistero e romanticismo. Con un’attenzione alla letteratura di genere, gli elementi si armonizzano perfettamente in un’ambientazione suggestiva e inconsueta: la Parigi degli attentati terroristici, del dopo Bataclan, mostra il suo volto ferito, in una dimensione quotidiana, attraverso gli occhi e i sentimenti dei protagonisti. Dalle antiche vetrate di place des Vosges, nel cuore del Marais, passando attraverso Saint Louis en l’Île e il Museo d’Orsay, sino alla miseria della Banlieue, il lettore compie un viaggio affascinante nei luoghi dell’anima, da sempre assetata d’eternità.