La morte del Prof. Guglielmo al Piemonte, 6 medici a processo

La morte del Prof. Guglielmo al Piemonte, 6 medici a processo

Alessandra Serio

La morte del Prof. Guglielmo al Piemonte, 6 medici a processo

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lunedì 03 Giugno 2019 - 07:09

Entra nel vivo il processo ai sanitari che si occuparono del docente di Farmacia, morto il giorno dopo al Policlinico. Secondo la Procura un intervento d'urgenza avrebbe potuto salvarlo

La morte del professor Giovanni Guglielmo poteva essere evitata? La pensano così i familiari del docente della Facoltà di Farmacia, e lo ipotizza anche la Procura di Messina, sulla scorta della relazione del medico legale.

Guglielmo è morto il 24 novembre 2013 al Policlinico, dove era stato trasferito d’urgenza dall’ospedale Piemonte. Adesso per i sei medici indagati di omicidio colposo si profila il processo, già incardinato davanti al giudice monocratico. La prima udienza, aperta qualche giorno fa, è stata subito rinviata perché l’ufficio del Pubblico Ministero aveva smarrito il fascicolo. Incidente tra quelli abbastanza frequenti, a Palazzo Piacentini. Tutto è stato quindi rinviato al prossimo 11 ottobre, quando il dibattimento entrerà nel vivo.

Alla sbarra ci sono Giacomo Lo Presti, di turno al nosocomio di viale Europa la notte del 23 novembre quando il professor Guglielmo fu ricoverato d’urgenza, Annamaria Mangano, Adriana Maria Merrino, Gaetano Cannavà, Letterio Pavia e Maria Rosa Buttafarro, tutti in servizio nello stesso ospedale. Il giorno dopo fu necessario trasferirlo al Policlinico, dove però è arrivato troppo tardi per salvarlo. Secondo l’Accusa, al Piemonte non fu trattato come doveva, e l’intervento necessario a salvarlo non fu eseguito, malgrado la storia clinica del professore parlasse chiaro.

“Lo Presti Giacomo in qualità di medico chirurgo di turno in servizio la notte del 23 novembre, Mangano Anna Maria in qualità di medico di turno la mattina del 23 novembre, Merrino Adriana e Cannavà Gaetano in qualità di medici di turno nel pomeriggio del 23 novembre, Pavia Letterio in qualità di medico di turno la notte del 23 novembre e Buttafarro Maria Rosa in qualità di medico di turno il 24 novembre, a fronte di una storia anamnestica del paziente di aneurisma aortico trattato con endoprotesi e di una sintomatologia clinica che evidenziava nel Guglielmo, paziente già sottoposto nel 2011 ad un intervento chirurgico per “aneurisma dell’aorta toracica”, una logica complicanza del predetto intervento” avrebbero omesso di “procedere agli accertamenti strumentali necessari a diagnosticare la predetta complicanza e di eseguire tempestivamente il necessario intervento chirurgico di riparazione endovascolare di aneurisma dell’aorta toracica rotto, intervento eseguito poi d’urgenza con un ritardo di circa 41 ore dall’insorgenza dei primi sintomi del paziente”.

Questa l’ipotesi messa nera su bianco dal Pm Federica Rende, che nel 2017 ha chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio dei medici. A far partire l’indagine era stata la denuncia dei familiari, assistiti dagli avvocati Alberto Gullino e Igor Germanà.

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