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La passione per l’arte contagia i messinesi, lunghe file per visitare il Museo

MESSINA – “Il Comune ti porta al Museo”. E i cittadini si lasciano “trascinare” nel luogo della cultura con passione. Si mettono in fila, attendono il loro turno e, come turisti, in una grigia domenica autunnale, ammirano le due tele del Caravaggio e le altre opere esposte al Mume. Che in tanti hanno scoperto da poco e visitato per la prima volta. Una domenica inedita, speciale per la città. La soddisfazione dell’Amministrazione comunale è racchiusa nelle parole dell’assessore alla Cultura, Enzo Caruso: “Nemo propheta in patria – esordisce -. Peccato che a Messina, questa frase vale anche per il Museo regionale. Quanti messinesi ancora non lo conoscono? In effetti è molto più “naturale” andare a visitare i musei di altre città quando ci si trova in vacanza, che andare a scoprire quello di Messina, il più grande del Meridione d’Italia”. Caruso va oltre. “La parola ‘gratis’ è servita da ‘esca’ – spiega -per catturare l’attenzione e l’interesse verso lo straordinario patrimonio custodito dentro le sale del Museo di Messina”. L’idea promossa dal sindaco e portata avanti dall’assessore alla Cultura, nel 450° anniversario della nascita di Caravaggio, supportata dall’assessorato e dal Dipartimento regionale alla Cultura e all’Identità Siciliana, rientra in un più ampio programma culturale legato alla riconquista dell’identità messinese. Tutti in fila, si era tutti orgogliosi, di poter esibire il proprio documento che attestava di essere residente a Messina. Come quando vince la nazionale e ognuno sventola con orgoglio la bandiera italiana. ‘Conosco, quindi promuovo’; della serie che, se un cittadino conosce il proprio museo, inviterà i propri amici e parenti, venuti in vacanza, ad andare a visitarlo e saprà anche dare indicazioni al visitatore o al turista in transito a Messina.

“E i messinesi – chiosa Caruso – hanno risposto alla grande mettendosi pazientemente e diligentemente in fila senza protestare, supportati dal personale e dai funzionari del Museo. Ma queste file ci piacerebbe vederle ogni giorno, come agli Uffizi, come ai Musei Vaticani. Questo test, provocato dall’acquisto gratuito di biglietti da parte del Comune e regalati ai messinesi, ha evidenziato però la necessità di strutturare la biglietteria in modo da poter fare fronte ai grandi afflussi, distinguendo gli sportelli per coloro che hanno prenotato on-line, rispetto a quelli dedicati a chi acquista il biglietto sul posto”. Occorrono audio-guide e guide abilitate multilingue, formate e capaci di accompagnare i visitatori nel percorso espositivo delle opere. Il Museo deve pretendere di poter pensare in grande a beneficio della Città, per il suo enorme potenziale attrattivo nei confronti dell’Arte e della Cultura. È una struttura regionale, è vero, ma il suo nome è “Museo regionale di… Messina”.