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La psicosi del D-dimero, la parola al cardiologo

Il bombardamento mediatico sui rischi della vaccinazione anti-covid e sulla tipologia di vaccino da utilizzare continua a creare molta confusione. Chiunque si sente titolato a dissertare sull’argomento a fronte della sola lettura sui vari social e dell’informazione appresa via cavo così come i no vax sono in continuo aumento e contribuiscono a creare panico e disinformazione.

“I vaccini rappresentano al momento attuale l’unica arma in nostro possesso contro l’avanzare del virus e delle sue varianti. Ma non voglio entrare nel merito del tipo di vaccino o delle singole controindicazioni. Non è il mio ambito e non voglio approfittare della mia posizione per esprimere pareri a riguardo”. A parlare è il dottor Frank Coppolino, noto cardiologo messinese, responsabile dell’Unità Funzionale di Cardiologia dell’Istituto Iomi di Messina, che vuole sottolineare invece come possa risultare poco utile o fuorviante l’esecuzione di alcuni esami in previsione della vaccinazione.

Occupandomi  da quasi venti anni anche di Angiologia e diagnostica ecocolor-Doppler vascolare negli ultimi mesi sono stato interpellato da tantissima gente allarmata perché qualche giorno prima della somminstrazione del vaccino si è sottoposta ad esami ematochimici che sono risultati alterati. Parlo in particolare dei valori di d-dimero che hanno poi spinto i pazienti a chiedere esami di secondo livello e soprattutto indagini ecocolordoppler vascolari. Orbene questo tipo di esami risultano assolutamente inutili ma soprattutto fuorvianti se effettuati in assenza di quadri clinici o ai fini di uno screening di prevenzione primaria o secondaria”.

Il dottore Coppolino fa notare come gran parte di questa corsa a esami costosi e afinalistici sia dettata dalle notizie, spesso erronee o male interpretate, estrapolate dai social network. “Il compito di noi medici – in questo momento storico molto particolare – è di tutelare  i nostri pazienti  e non infoltire le fila dei malati immaginari”. “Quello relativo ai valori di d-dimero è un esame con alto indice di sensibilità e specificità solo se associato a determinati stadi morbosi per cui in assenza di sintomi o segni patologici rimane un esame molto aspecifico, con scarso significato diagnostico e prognostico. La sua esecuzione prima di qualsiasi procedura, sia diagnostica che terapeutica, perde di significato.  Spesso la cattiva interpretazione delle notizie lette o riferite crea allarmismi pericolosi. Più in particolare, riferendoci alle vaccinazioni, i rischi tromboembolici non possono essere stimati in previsione solo grazie ad un prelievo ematico, ma valutati insieme ad altri fattori, che comprendono la storia personale e familiare, abitudini e stili di vita, farmaci e comorbilità. Rimane pertanto compito del medico stimare il profilo di rischio del paziente”.

“La chiave di lettura di quello che sta accadendo in questo periodo l’avremo tra qualche anno ed allora non ci sarà più traccia di tutti gli esperti che al momento si prodigano in consigli autorevoli. Anche le esternazioni   di qualche politico e di qualche personaggio in vista  rilasciate ad inizio pandemia   oggi risultano prive di ogni logica e facilmente criticabili.  In parole povere gli esami relativi a i valori  di D-dimero non sono idonei a stabilire se si è in grado di vaccinarsi o meno  anzi sono perfettamente inutili  se fatti specificatamente per detto scopo. Consiglio a tutti, conclude il dott. Coppolino, di consultarsi con il proprio medico prima di sottoporsi ad esami inutili che provocano solo psicosi e danni al portafoglio.

A cura del dott. Frank Coppolino – primario U.F. Cardiologia (Iomi Ganzirri)

Riceve a Messina in via Porto Salvo 4, telefono 09047444 – Merì, Viale Immacolata 22 tel 329 4716111 – Torrenova, via Mazzini 31 tel 0941 783044

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