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La Rete dei Trattori siciliani parte da Acquedolci

Parte da Acquedolci la marcia degli allevatori e degli agricoltori siciliani. Qui si è riunita infatti la “Rete dei Trattori Siciliani” che mette insieme i principali operatori dell’isola, sull’onda della protesta che ormai si muove su scala nazionale ed europea per chiedere misure di sostenibilità nel settore agroalimentare.

La rete dei trattori

L’aula consiliare del comune ha ospitato la prima assemblea della rete, promossa dal presidente del Gal Nebrodi Plus Francesco Calanna, ed è servita alla sottoscrizione del “Manifesto della Rete degli Agricoltori ed Allevatori Siciliani”, in cui i rappresentanti del comparto agricolo sollecitano azioni concrete ai governi regionale, nazionale ed europeo.

Verso gli stati generali dell’agricoltura

“Chiediamo la convocazione urgente degli Stati Generali dell’Agricoltura – commenta Calanna – che possa portare alla Seconda Riforma Agraria regionale, coinvolgendo il movimento stesso di agricoltori ed allevatori nel processo di ribaltamento del paradigma che li ha visti, ad oggi, imputati e non protagonisti, per perseguire l’obiettivo di un giusto reddito e di un giusto valore alle loro produzioni. I fondi della Politica Agricola Comunitaria, 37 miliardi di euro spalmati in sette anni, debbono essere suddivisi in maniera equa – prosegue Calanna –. Non è possibile che a parità di condizione oggi un’azienda del Sud prenda meno indennizzi, eppure siamo un bacino di biodiversità animale e vegetale tra i più significativi in Europa e nell’intero pianeta”.