La “ricetta” di Croce per evitare il crack del Comune

Il commissario straordinario, Luigi Croce, si porta avanti col lavoro e vara, in anticipo rispetto alla scadenza del 27 dicembre, le prime misure correttive per superare la crisi economico-finanziaria di Palazzo Zanca. Nelle nove pagine di documento, già inviato alla Corte dei Conti e tramesso in data 6 dicembre al presidente del Consiglio comunale Pippo Previti ed al Collegio dei revisori dei conti, il commissario Croce prima elenca le criticità che «ostacolano e certamente appesantiscono la normale attività di amministrazione del Comune di Messina», che sono peraltro quelle «già evidenziate dalla Corte dei Conti e dal Collegio dei revisori», e poi passa alla soluzioni, fornendo la propria ricetta anti-crisi e sottolineando come «alcuni correttivi diretti alla riduzione dei costi ed al recupero di somme ( a qualsiasi titolo dovute al Comune) potranno, in ogni caso, essere utili indipendentemente dalla procedura avviata dalla Corte dei Conti».

Il “nuovo corso” del Comune di Messina deve iniziare , secondo il commissario, dal RECUPERO DELLE SOMME. Le priorità assolute hanno le seguenti voci: Amam; Tarsu; Contravvenzioni al Codice della strada; Fitti non riscossi; oneri concessori, di urbanizzazione e per sanatorie.

Il reggente di Palazzo anca prende di petto anche l’altro grande problema del Comune: LA DISMISSIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE . «In relazione alla dismissione degli immobili di valore si propone di velocizzare il piano di dismissione riducendo del 20% il valore di stima e seguendo l’iter della proposta irrevocabile di acquisto senza incanto». Secondo una ragionevole previsione, che tiene conto dell’attuale condizione del mercato immobiliare, il Comune spera di incassare da questa operazione, entro aprile 2013, 4 milioni di euro, affidandosi ad agenti immobiliari ai quali riconoscere una provvigione non superiore all’1,50%. Il commissario intende, inoltre, mettere in vendita gli immobili di edilizia residenziale pubblica, attualmente in locazione, prevedendo di incassare entro aprile 2013 la somma di 1 milione di euro. Cifra esigua condizionata dal basso valore di stima degli immobili. Sul punto, Croce invita il Consiglio comunale ad autorizzare, con apposita delibera, il Commissario a seguire tutte le procedure del caso, promettendo continui “aggiornamenti” in ordine ai risultati ottenuti.

Tra le misure correttive messe a punto da Croce, non mancano i tagli ai FITTI PASSIVI, attraverso un piano di razionalizzazione che comporterà, entro, il 2013 un risparmio di 1,1 milioni di euro. Il Trasferimento di uffici presso il plesso Dante Alighieri, che è di proprietà del Comune, consentirà un risparmio di circa 790 mila euro . Ancora, entro l’anno, in ottemperanza alla legge sulla spending review, saranno disdetti numerosi contratti di locazione e per i contratti attualmente in corso e non eliminabili si tenterà di negoziare i canoni proponendo e tentando di ottenere una riduzione del 20% in cambio dello spostamento della scadenza del contratto di un anno.

Per quanto riguarda l’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI, la parola d’ordine sarà internalizzare. Croce punta, ad esempio, ad affidare a Messinambiente o direttamente ad operai comunali, «senza costi aggiuntivi o a minor costo», i servizi relativi alla pulizia degli uffici giudiziari, degli uffici comunali, delle spiagge. I tagli alle cooperative che attualmente svolgono queste attività «comporterà un risparmio che prudenzialmente viene quantificato in 640 mila euro».

Meno toghe nel Collegio di difesa del Comune, grazie al nuovo Regolamento che prevede la riduzione dei componenti dell’organo comunale e dei compensi ai legali anche esterni . Il reggente di Palazzo Zanca quantifica i RISPARMI PER SPESE DI GIUSTIZIA in 350 milioni di euro.

Un input chiaro Croce lo fornisce in merito ai SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE, il cui costo per l’anno 2013 dovrà essere coperto per il 50% con un risparmio che prudenzialmente rispetto all’anno 2012 si stima in euro 3,8 milioni di euro. Anche in questo caso il commissario sollecita il Consiglio comunale ad autorizzare con apposita delibera la copertura per almeno il 50% dei servizi a domanda individuale.

Il reggente di Palazzo emana, inoltre, direttive precise sulle SOCIETA’ PARTECIPATE, che dovranno essere sottoposte ad uno «stringente controllo preventivo». Croce fissa alcuni paletti sui termini di approvazione dei bilanci di previsione (entro il 31 gennaio) e sui tagli alle spese rispetto all’anno precedente. Il commissario introduce una regola nuova: via gli amministratori incapaci, che «potranno essere rimossi dall’incarico qualora non raggiungano gli obiettivi del bilancio di previsione se non per giustificati motivi approvati preventivamente dalla proprietà».

TAGLI ALLE SPESE PER IL PERSONALE COMUNALE E DELLE PARTECIPATE sono indispensabili nella “ricetta” anti-crisi di Croce. «Tali spese, che incidono sul bilancio comunale per 84 milioni di euro – si legge nel documento – subiranno certamente una riduzione». Già “proibiti” gli straordinari se non in casi eccezionali con un risparmio previsto di 600 mila euro circa, a rischio ci sono adesso anche le retribuzioni accessorie del personale dirigente e del personale dipendente. L’ex procuratore capo ritiene che «le retribuzioni devono subire variazioni, incidendo anche sulle varie indennità, attraverso una concertazione con i sindacati e seguendo un patto di solidarietà che riduca di almeno di 4,2 milioni di euro la somma attualmente pagata».

Stessa logica anche per le partecipate, con rivisitazione e rinegoziazione dei contratti con i dirigenti ed il personale e piani di accompagnamento alla pensione, attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Stop a contratti di collaborazione esterna per consentire un risparmio di 300 mila euro.

Il commissario Croce ha le idee chiare anche sull’ATM, per la quale «è necessario iniziare la procedura di liquidazione e nel contempo costituire una Spa. E’ indispensabile approvare un contratto di servizio e ciò al fine di fare chiarezza e di adempiere ad un preciso obbligo imposto dalla Corte dei Conti».

Sulla CAUSA MESSINAMBIENTE/ATO, Croce sottolinea gli effetti negativi sul bilancio comunale e l’esigenza di trovare in tempi rapidissimi una soluzione transattiva anche per eliminare la situazione di squilibrio esistente tra i bilanci delle due società.

Il commissario straordinario rimanda ad una seconda “puntata” le altre misure correttive, che riguarderanno: la rimodulazione della zona Zpl con un nuovo regolamento; la riduzione del numero dei Dipartimenti; la rimodulazione della Tosap/Cosap (imposta sulla pubblicità) con un con un nuovo regolamento; i contratti per l’affidamento dei servizi sociali alle cooperative. (Danila La Torre)