la storia

L’addio ai nostri “umani a 4 zampe” che corrono nel Ponte dell’Arcobaleno

Entrano in punta di zampe nella nostra vita e piano piano la trasformano in una avventura sempre meravigliosa, ci donano amore ,tranquillità nei momenti bui della vita ,trascorrono la propria esistenza a compiacerci certi di essere amati come loro amano ,ci aspetterebbero per ore giorni ,sulla soglia di casa e fino a che ne hanno forza non mancano MAIIII al nostro rientro ,pezzi di famiglia ,di cuore che purtroppo ci accompagnano per troppo poco tempo .

Sono parte della famiglia

Sono i cani, I MIGLIORI AMICI DELL’ UOMO ,che dividono la propria vita con noi ,regalandoci tutto CIÒ  che di bello un essere vivente sa donare. Vivaci ,instancabili , un ciclone in casa, capace di spazzare via  non solo il nostro arredamento ma anche la tristezza. POI ,SENZA  CHE CE NE ACCORGIAMO diventano PIÙ  stanchi ,piu’ dormiglioni … PIÙ  assenti, semplicemente PIÙ vecchi,e mentre i nostri figli sbocciano nella loro NATURALE gioventù  ,fido passa alla fase finale della sua vita .

E un giorno vanno via

E poi un giorno ti accorgi ,che le zampette barcollano ,la vista  e l’ udito, fino ad allora attenti sensi ineguagliabili ,cominciano a non rispondere PIÙ, e il muso é  “IMBIANCATO” DA QUELLA CONSAPEVOLEZZA DIGNITOSA DI ESSERE A QUEL CAPOLINEA INEVITABILE CHE SI CHIAMA FINE. ALLORA ,la disperazione e il vuoto sono insaziabili ,e li pensi ,senti ancora le unghiette sui pavimenti  ascolti nel silenzio assordante il loro respiro,cerchi il loro sguardo …..ma non c’é, ne carpisci la presenza ma il cuore non li vede e impazzisce.

Il Ponte dell’Arcobaleno

Da sempre per chi vuole ascoltare , però  c’è una meravigliosa leggenda  ,quella  del Ponte  dell’ Arcobaleno  che ci dona la speranza che ci sia un paradiso per i nostri amici a 4 zampe dove possano ancora correre e giocare felicemente. Dunque la morte di un animale che abbiamo amato è una vera e propria esperienza di lutto, un trauma che lascia un immenso vuoto nel cuore e nella mente, comparabile alla perdita di una persona cara. L’ antica leggenda, è una storia dei nativi americani un popolo saggio che ha sempre vissuto in armonia con la natura e con ogni creatura terrestre. E La leggenda del Ponte Arcobaleno, in essa si può trovare la speranza per armonizzarci con le leggi della vita ed accettare questa perdita, prima o poi inevitabile.

Ecco la leggenda

La leggenda del Ponte: ” Giunti alle soglie del paradiso, o dove ognuno crede che il nostro spirito giungerà fopo la morte ,tutti noi un giorno avremo modo di scoprire che là vicino esiste anche un altro luogo meraviglioso, con verdi prati, fiori d’ogni genere, alberi, colline e ruscelli azzurri come il cielo. Il suo nome è Ponte dell’Arcobaleno, per via dei bellissimi colori che lo caratterizzano. In questo incredibile spazio aperto dove la natura esalta il suo splendore, continuano a correre e giocare i nostri amici speciali, quelli che per il tempo che gli è stato concesso hanno vissuto al nostro fianco e che mai dimenticheremo.

I nostri amici

Al Ponte Arcobaleno vi trovano tutto ciò che occorre: abbondanza di cibo e d’acqua fresca, il sole che sempre splende, piccole tane, piante profumate da annusare, tanta compagnia… Un paradiso tutto per loro in cui potersi sentire felici e al sicuro. Là, gli amici che hanno concluso la loro permanenza sulla Terra perché vecchi o ammalati adesso sono sani e forti, poiché ogni male viene curato e ogni ferita scompare senza più lasciar traccia.

Ogni animale è davvero felice, sebbene qualcosa in realtà gli manchi: in quel luogo che in vita li aveva accolti, chiamato “casa”, e che sta tanto lontano oltre la linea dell’orizzonte, vi sono ancora molti di coloro che amano e che considerano speciali. La nostalgia per quelle voci, le carezze, i piccoli riti quotidiani, è grande, ma accade che ogni tanto uno di questi animali si fermi all’improvviso, che lasci gli amici del suo grande gruppo, i giochi e le corse, per guardare lontano, verso quella linea, gli occhi attenti, vivaci e luminosi.

Tutti i sensi saranno all’erta, il corpo vibrerà di eccitazione, le zampe faticheranno a star ferme e il cuore palpiterà di impazienza. Poi, con un balzo in avanti, riprenderà a correre senza quasi sfiorare il prato sotto di sé, perché, ti avrà visto e riconosciuto arriverà da te quasi volando, lo raggiungerai senza fatica alcuna, e vi abbraccerete ridendo, consapevoli che niente più potrà dividervi ancora. Ritroverà le tue mani e la tua voce, e tu il piacere di accarezzarlo e di godere del suo affetto incondizionato che tanto ti era mancato, sebbene mai era venuto meno il ricordo di lui, sempre vivo e presente. E, allora, attraverserai in sua compagnia il Ponte Arcobaleno, che vi vedrà uniti per sempre