In 6 giorni arrestati 7 topi d’appartamento

I furti in città sono in aumento. Lo conferma anche il questore Carmelo Gugliotta che oggi in conferenza stampa ha voluto complimentarsi per il lavoro degli uomini della Squadra Mobile, che nel giro di sei giorni sono riusciti a fermare sette ladri di appartamento. E sono andati anche oltre, perché i quattro georgiani fermati ieri secondo gli investigatori apparterrebbero ad una cellula internazionale che si muove su tutto il territorio italiano. A confermarlo sono i riscontri Afis, la banca dati delle impronte digitali, che tracciano una mappatura della presenza sul territorio delle persone arrestate. Proprio il sentore che la cellula di ladri fosse attiva a Messina e in provincia, ha spinto la Questura ad approntare un meso e mezzo fa una strategia per affrontare l’aumento dei furti e individuare questi ladri "ombra". E attuando questa strategia, ieri sono stati sottoposti a fermo di pg quattro georgiani di età compresa tra i 25 e i 42 anni. Si tratta di Valerian Gabashidze, Temur Sakvarelidze, Valeriani Kirvalidze e Tariel Pantskhava. Da tempo la Squadra Mobile monitorava la presenza sul nostro territorio dei ladri "fantasma" anche chiamati “ombra” perché in grado di sparire senza lasciare traccia e perché come dimostrato poco dopo averli fermati si tratta di persone in possesso di svariati documenti di identità che ne rendono difficile l’identificazione con nomi certi o l’appartenenza a uno stato per la molteplicità di paesi che vengono indicati. Dei fantasmi che riescono a entrare negli appartamenti senza forzare le porte. Senza fare rumore. Ecco perché spesso agiscono senza problemi sia di mattina, incuranti della presenza di possibili vicini, sia nel pomeriggio. A bordo delle auto sulle quali viaggiavano i quattro fermati ieri, la Squadra Mobile ha trovato cacciaviti, calamite, un coltello, forbici ed una pellicola plastica spessa, di colore giallo, usata da specialisti in furti in abitazione per inserirla tra la porta ed il telaio per spostare ed annullare il dispositivo di blocco “scoppo”, nonché delle chiavi a doppia mappa molate, chiavi per cilindri comuni di cui talune faticate da alcune piegature, una grande lastra plastica rigida ed alcune forbici con le punte alterate come viziate da un uso improprio per torsione o leva vantaggiosa.

I poliziotti hanno anche ritrovato 2 chili di gioielli in oro. Parte dei quali erano stati rubati mercoledì da un appartamento al sesto piano a San Licandro e sono stati riconosciuti dalla proprietaria che aveva denunciato il furto. Gli altri oggetti saranno a breve inseriti nel registrato telematico degli oggetti rubati consultabile sul sito della Polizia di Stato.

Sotto la lente degli investigatori ci sono anche i telefoni cellulari trovati indosso ai fermati. In particolare in uno di questi gli agenti della Squadra Mobile coordinati dal dirigente della sezione reati contro il patrimonio, Rosalba Stramandino, hanno infatti trovato un elenco di cognomi. Gli investigatori sospettano che si tratti dei propritari i immobili individuato come possibili bersagli.