Cronaca

Lascio la direzione di Tempostretto. Il mio saluto ai lettori

Da fine luglio lascio la direzione di Tempostretto e queste mie parole sono un modo per salutare e dire grazie ai lettori ed a quanti hanno reso quest’esperienza professionale straordinaria.

Una grande esperienza

Ho iniziato il mio percorso con Tempostretto nel 2012 e dal 2016 ho avuto l’onore di essere nominata direttore responsabile, grazie alla fiducia che la società ha sempre riposto in me. Sono una giornalista di strada ed oggi riprendo lo zaino in spalla consapevole che Tempostretto è stata un’esperienza professionale di inestimabile valore, oltre che una famiglia.

Grazie ai lettori

Mi preme innanzi tutto ringraziare i lettori per la fiducia riposta: siete stati stimolo, motore, benzina, faro del nostro lavoro in questi anni in cui abbiamo cercato di raccontare Messina dando voce ai cittadini. Ci siamo messi dalla parte di chi sta fuori dai palazzi. Non sempre siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati, ma sempre ci abbiamo provato.

Lo stile Tempostretto

Grazie ad una squadra di giornalisti preparati, appassionati, umili, abbiamo fatto informazione nel modo che ritenevamo più corretto. Abbiamo creato uno stile, quello di Tempostretto, fatto di approfondimenti, lavoro “pancia a terra”, ricerca e studio delle carte, nato dalla capacità di farsi sempre domande e di non accontentarsi mai delle risposte o dei “mozziconi” di risposte. Abbiamo raccontato Messina attraverso fatti, retroscena, analisi, protagonisti, inchieste giornalistiche e creato un metodo di lavoro rigoroso che si è trasformato man mano che lo strumento dell’on line evolveva e mutava, adattandosi ai tempi, ai nuovi linguaggi.

Nè pregiudizi nè timori

Rispetto al potere e ai palazzi non ci sono stati nè pregiudizi né timori reverenziali, cercando di non essere autoreferenziali senza cedere né alle adulazioni né alle pressioni. L’ unico faro è sempre stata la notizia, senza scopi pedagogici o scandalistici. Il lettore, e non i like, sono stati gli unici destinatari del nostro modo di fare informazione, senza farci scoraggiare da attacchi, querele, insinuazioni o leoni da tastiera.

Grazie ai compagni di viaggio

E ringrazio i miei meravigliosi compagni di viaggio, una squadra eccezionale nella quale ognuno ha dato il suo contributo in ruoli diversi. Potrei nominarli uno per uno, ma ognuno di loro sa quanto è stato indispensabile e il legame che ci unisce. Non è vero che uno vale uno. Ognuno di voi ha reso grande Tempostretto. E ve ne do merito e gratitudine. Risate e lavoro, complicità e fatica, è stata la ricetta che ci ha portato a raggiungere traguardi importanti e dei quali vado fiera.

Giornalisti liberi

Tutto questo è stato possibile grazie ad una società editoriale illuminata che ha messo al primo posto la libertà di stampa, un bene prezioso per la comunità. Giornalisti liberi rappresentano una garanzia per i lettori e di questo ringrazio la società di Tempostretto e l’amministratore unico Pippo Trimarchi che non ha mai limitato il nostro operare anche quando le opinioni erano diverse.

La formazione

Permettetemi infine un peccato di superbia. Tempostretto ha formato numerosi giornalisti e da direttore responsabile ho messo con orgoglio la firma che ha fatto raggiungere il sogno dell’abilitazione a giornalista professionista a miei stimati colleghi ed il tesserino a tanti giovani pubblicisti. Nel mio piccolo ho cercato di far sì che chi vuol fare questa professione, oltre alla passione, metta anche il “mestiere” e la capacità. A ognuno di loro dico grazie e buona fortuna, compresi i tirocinanti universitari che hanno fatto gavetta anche solo per qualche mese con nel cuore il sogno di un futuro da giornalisti.

Il lavoro d’informare

Sono certa di aver fatto il mio lavoro, che è semplicemente quello d’informare e dare voce a chi non ce l’ha o scovare la notizia là dove nessuno guarda. Donna Sarina ha tirato le orecchie a tanti con ironia, spesso si è arrabbiata, ha continuato a sognare, a riflettere, ha raccontato la bella Messina e quella meno luminosa. Non sempre ci è riuscita ma l’ha fatto sempre ascoltando la sua coscienza e con la schiena dritta.

Donna Sarina saluta

Donna Sarina riprende il suo zaino e cede il testimone a Carmelo Caspanello, stimato collega e fraterno amico che senza ombra di dubbio saprà guidare Tempostretto verso i migliori traguardi. Per dirla con Bennato, Donna Sarina riprende la sua strada “Seconda stella a destra, questo è il cammino. E poi dritto fino al mattino. Non ti puoi sbagliare perché, quella è l’isola, che non c’è. E ti prendono in giro se continui a cercarla. Ma non darti per vinto, perché. Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle. Forse è ancora più pazzo di te…” Ps. (avrei voluto concludere citando Indro Montanelli, ma ormai mi conoscete. Donna Sarina è così……)