Cronaca

“Lassa a collana, b..”, stangato lo scippatore di via Principe Umberto

MESSINA – Cinque anni e 8 mesi in primo grado. E’ questa la condanna per Luigi Quattrocchi, accusato della violenta rapina ai danni di un’anziana nella centralissima via Principe Umberto, a novembre scorso. E si tratta di una sentenza piuttosto severa, se si tiene conto che è stata decisa alla fine del processo col rito abbreviato, che consente appunto uno “sconto” sostanzioso rispetto al massimo della pena prevista.

Il processo

Il giudice per l’udienza preliminare Fabio Pagana lo ha però condannato in continuazione, ovvero cumulando le sentenze precedenti che l’uomo aveva alle spalle. Le accuse sono di tentata rapina aggravata e lesioni. Dopo l’arresto, durante la perquisizione, la Polizia gli ha anche trovato diversi attrezzi del mestiere da rapinatore, che a lui è vietato portare visti i precedenti.

Quattrocchi è difeso dagli avvocati Nino Cacia e Gabriele Lombardo.

La rapina il 2 novembre scorso

La donna stava rientrando a casa, era l’ora di punta quando, nella centrale e trafficata via Principe Umberto, è stata assalita da un uomo che le ha intimato di togliersi la collana e consegnarla. Alle resistenze della malcapitata, il rapinatore ha reagito colpendola violentemente due volte al viso e e cercando di sfilarle il monile, strattonandola.

La signora però, pur spaventata e dolorante, letteralmente non ha mollato la collana e le sue urla hanno messo in fuga il malvivente. Immediatamente è scattato l’allarme anti rapina e una Volante è arrivata sul posto. La donna è stata medicata ed è tornata a casa, mentre gli agenti raccoglievano le testimonianze e individuavano le telecamere di zona utili. Proprio le descrizioni del rapinatore, incrociate con le immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza, hanno permesso agli agenti di individuare Quattrocchi, loro vecchia conoscenza.